Nel sabato del GP d’Australia, Sergio Perez conquista il terzo posto. A rischio penalità, convocato alle 11:00 dai commissari.
L’ultima volta che si corse in Australia fu nel 2019, prima della pandemia, e Sergio Perez correva ancora per la vecchia Racing Point (ora Aston Martin). Dopo tre anni, il Circus torna a correre a Melbourne e il pilota messicano indossa i colori della Red Bull.
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Red Bull che due settimane fa gli ha permesso di conquistare la pole position in Arabia Saudita, mentre oggi, dopo una qualifica tiratissima, gli regala solo la terza piazza, alle spalle di Charles Leclerc e del compagno di squadra.
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Breve e coinciso con le parole al termine della sessione di qualifiche, ai microfoni di Johnny Herbert:
“Nonostante il terzo posto mi sento comunque bene. Nel Q1 e nel Q2 le cose stavano andando per il verso giusto. Sappiamo che dopo la bandiera rossa è sempre difficile ripartire con slancio. Mi pento un po’ della strategia di gomme che abbiamo scelto per il Q3 [gomma soft per tutti i piloti, ndr] ma comunque il terzo posto è una solida posizione di partenza per domani. Domani partirò dalla seconda fila e speriamo in un buon ritmo. Domani sarà una bella gara e spero di poter rendere contenti gli australiani che riempiono gli spalti da oggi.” ha concluso l’#11.
Non finisce qui però il sabato di Sergio Perez, che alle 19.00 locali (11:00 ora italiana) sarà convocato dai commissari per non aver rispettato il regime di bandiera gialla nel Q2. A rischio quindi la sua posizione.
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