Lewis Hamilton è emerso vincitore da un caotico Gran Premio di Azerbaijan 2018. Mettendo quindi da parte le discussioni più controverse su incidenti di gara, andiamo ad analizzare come sempre il passo gara mostrato dai vari team nella trasferta azera. Passo gara GP Baku
Bottas, un grande lavoro rimasto incompiuto
Partendo, ovviamente, dai top team, ciò che è balzato all’occhio ieri è stata una grande similarità sui passi gara. Dopo aver analizzato gare su 4 piste diverse l’una dalle altre, possiamo iniziare a pensare che ogni scuderia possa cercare di vincere qualsiasi gran premio, di qui in avanti. Nonostante l’ingresso in pista della SC a neutralizzare nuovamente la gara, oggi erano state Mercedes e Red Bull a interpretare meglio la strategia giusta. Seppur con il riferimento di un Kimi Raikkonen mai in gara sulle gomme Soft, la Ferrari ha deciso di far rientrare Vettel al giro 30 per la mescola gialla. Mercedes si è trovata costretta a fare lo stesso con Lewis Hamilton, causa bloccaggio al giro 22.
Sostieni F1ingenerale e naviga senza pubblicità.
Analizzando i tempi, è chiaro come la SuperSoft sia stata la gomma migliore, potenzialmente in grado di svolgere i 51 giri della gara azera sostenendo un ritmo forsennato. I giri di Bottas su una gomma usata per 30 e più giri gli stavano permettendo di creare il gap per rientrare davanti a Lewis Hamilton, che solo alla fine dello stint su gomme rosse di Valtteri è riuscito ad avvicinarsi a quei tempi. Stesso discorso per la Ferrari di Vettel, più costante di Lewis su Soft, ma non in grado di reggere il ritmo delle SuperSoft del pilota finlandese.
Non avremo mai la controprova della reale prestazione delle UltraSoft su questa pista, protagoniste solo per 4 giri. Sulla strategia (apparentemente) migliore si era messa Red Bull. Il passo gara della scuderia di Milton Keynes si è mostrato a livello di Ferrari e Mercedes, ma le due vetture sono state rallentate prima da un problema alla ricarica della batteria, poi da una lotta rivelatasi fratricida tra Ricciardo e Verstappen.
8 team su 10 a punti
Come l’anno scorso, la gara pazza dell’Azerbaijan ha permesso a molti team di fare punti pesanti, anche insperati. Tra i team di centro gruppo sono risaltati in particolare Renault, Force India e Williams. La scuderia di Enstone ha vissuto una gara ricca di emozioni, dai sorpassi sulle 2 Red Bull, passando per il ritiro di Nico Hulkenberg, fino al quinto posto finale di Carlos Sainz. La Renault ha dato senza dubbio segnali positivi, rimanendo per lunghi tratti la vettura più veloce (esclusi i top 3) e dimostrando un’ottima capacità di mantenere in temperatura le difficili gomme Soft.
I due team motorizzati Mercedes hanno invece mostrato un ottimo ritmo su gomma gialla: in particolare Force India, capace di scendere sotto l’1.47. La Williams ha dimostrato grandi passi in avanti dopo 3 GP complicati e ha saputo concretizzare un avvio proficuo del canadese Stroll.
La nota positiva del weekend, oltre al podio di Perez, è senza dubbio la prestazione sopra le righe di Charles;Leclerc: il talento monegasco ha finalmente convinto durante tutto il weekend, mantenendo il passo gara di Stroll, Renault e Red;Bull a inizio gara, e capitalizzando sugli errori dei team più veloci nella seconda. Il passo gara dell’Alfa;Sauber del campione F2 in carica è stato convincente, non lontano dalla ben più accreditata Renault e leggermente superiore alla McLaren.
–
Passando alle note negative del fine settimana, il doppio piazzamento a punti della McLaren non deve nascondere i problemi che ancora circondano il progetto MCL33. Il passo gara è stato non a livello delle premesse di inizio stagione e dei valori visti in Australia. Lo stesso discorso va fatto per la Toro Rosso, a punti con Hartley ma lontana in termini di passo (considerando pure la mescola di vantaggio). All’interno del team, inoltre, vanno considerati alcuni problemi di organizzazione e comunicazione, visti i recenti episodi tra i piloti.
Il team Haas merita un capitolo a parte: lanciato in pompa magna con grandi prestazioni ai test e in Australia,;a ogni gara sembra regredire: anche oggi non arrivano punti per la squadra americana,;in difficoltà sia sulla prestazione pura, sia con uno dei due piloti. Romain Grosjean ha infatti commesso un errore clamoroso (sotto gli occhi di tutti) e sembra non riuscire a entrare in sintonia con una vettura dalla quale il compagno Magnussen,;viceversa, è in grado di esprimere il massimo potenziale.
Next Stop: Barcellona
Il circus torna finalmente in Europa, sulla stessa pista invernale. Sono attesi tanti sviluppi per ogni team (si parla addirittura di famigerate “versioni b”). Fino ad ora abbiamo avuto una grande varietà di piste e il quadro del mondiale sembra decisamente più chiaro, ma,;lo sappiamo, la Spagna è il GP che potrebbe ribaltare in un colpo solo tutte le nostre convinzioni. Senza dimenticare le mescole Pirelli leggermente diverse che verranno portate…