George Russell è preoccupato del fatto che anche in Brasile si possano vedere delle squalifiche a causa dell’eccessiva usura del fondo.
Nel GP in Texas avevamo assistito ad uno sconvolgimento della classifica nel post gara a causa della squalifica di Hamilton e Leclerc. La FIA infatti aveva verificato che il plank delle loro vettura era usurato più del consentito. I team avevano indicato gli avvallamenti della pista di Austin ed il format Sprint come cause di quanto accaduto. Siccome anche in Brasile ci sarà la Sprint Race, George Russell è preoccupato che il tema delle squalifiche tornerà ad essere rilevante come ad Austin.
Le preoccupazioni di Russell per il GP del Brasile
Dato che il GP del Brasile vedrà il formato Sprint, e quindi parco chiuso già dal venerdì, Russell è convinto che ci sia la possibilità che alcune macchine vengano scoperte essere irregolari dopo la gara.
“Sarà davvero impegnativo” ha dichiarato l’inglese. “Questo è un grosso problema nei weekend delle gare sprint. Come abbiamo detto ad Austin, quando abbiamo terminato le prove abbiamo fatto i nostri controlli e non c’era usura nel fondo. Pensavamo di essere a posto. Poi, con un piccolo cambio di direzione del vento, l’inserimento di 100 chili di carburante nella vettura, alcuni giri nel traffico su un circuito davvero accidentato, ci siamo improvvisamente trovati con un problema che non ci aspettavamo. Devo essere onesto, su una pista come questa alcuni team potrebbero trovarsi nella stessa situazione. Fa parte del gioco delle Sprint Race”.
Russell tuttavia non ha risparmiato una critica all’attuale format: “Personalmente non mi piace. La Formula 1 è l’apice. Queste auto sono così complesse che non possiamo fare a meno di analizzare i dati. Abbiamo tanti ingegneri brillanti che lavorano per migliorare la vettura ma dopo una sola sessione di 60 minuti, se c’è una bandiera rossa o dei ritardi o se è bagnato, si va alla cieca“.
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Tutti più conservativi in gara?
Quanto accaduto ad Austin, secondo Russell e non solo, potrebbe dissuadere i team dal cercare assetti troppo aggressivi per evitare la squalifica nel GP del Brasile. Anche Fernando Alonso ha dichiarato che le irregolarità viste negli Stati Uniti porteranno le squadre ad essere più caute. Questo naturalmente significherebbe non vedere il vero potenziale delle macchine.
In casa Mercedes sembrano condividere questa filosofia. “Credo che con il format Sprint di quest’anno sia stato piuttosto difficile per tutti ottimizzare la vettura. Bisogna sempre prendere un margine“ ha dichiarato Russell. “A Baku l’Alpine è partita dalla corsia dei box perché ha capito che forse non era in regola con il regolamento. Ad Austin invece abbiamo alcune vetture che sono state controllate e molte altre che non sono state controllate ma che comunque non erano legali. Penso che qui saranno tutti un po’ più conservativi e per noi sarà lo stesso”.
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Credits copertina: Steve Etherington