La Formula 1 torna in Florida dopo 63 anni. Il weekend si terrà al Miami International Autodrome, posto nel complesso dell’Hard Rock Stadium. In questa Anteprima Brembo, andiamo ad analizzare le caratteristiche del nuovo circuito F1 di Miami per quanto concerne l’impianto frenante.

Le caratteristiche del circuito
Apriamo l’anteprima Brembo descrivendo il neo circuito F1 Miami International Autodrome. È un tracciato cittadino lungo 5,41 km composto da tre rettilinei, 19 curve e con diverse variazioni altimetriche, specie tra le curve 13 e 16. Secondo quanto riportato da Brembo, il circuito è mediamente impegnativo per i freni. Infatti, in una scala da 1 a 5, è stato selezionato un’indice di difficoltà 3. Questo dato è in linea con l’altra pista statunitense che ospiterà la F1 nella parte finale del campionato, ovvero il Circuit of the Americas ad Austin.
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Poche frenate…
Nonostante presenti un gran numero di curve, il circuito di Miami richiede ai piloti l’utilizzo dei freni solo in 4 occasioni, ovvero nelle curve 1, 4, 11, 17. Di conseguenza diventa così il circuito con meno punti di frenata nel calendario di F1, davanti a Montreal, Monza e Abu Dhabi che ne presentano 6. In aggiunta, con 8.3 secondi a giro, diventa anche il circuito con meno tempo di azionamento dell’impianto frenante.
…ma molto impegnative
Tuttavia, le frenate nelle curve 1, 11 e 17, cioè 3 delle 4 di tutto il circuito, sono veramente impegnative. In quei tratti infatti la riduzione di velocità supera i 200 km/h in uno spazio di 115 metri e in un tempo di 2,4 secondi. Di conseguenza, la decelerazione supera i 4 g, con un massimo di 4,6 g in curva 17. Perciò Brembo valuta questi punti di frenata “altamente impegnativi”.

Al contrario, curva 4 richiede una frenata con valori decisamente inferiori in tutti i parametri. In quel tratto si ha infatti una decelerazione di soli 2,3 g. Perciò quest’ultima è definita dall’azienda italiana come frenata “light”.
Come accennato in precedenza, la frenata più ardua è in curva 17. In quel tratto le monoposto arrivano al termine di un rettilineo di circa 1,3 km, passando quindi da una velocità di 326 km/h ad una di 77 km/h, in appena 131 metri per 2,8 secondi complessivi.

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