Analizziamo il Gran Premio d’Olanda dal punto di vista degli pneumatici. Max Verstappen vince davanti a George Russell e Charles Leclerc. GP Olanda Analisi Pirelli
Il Gran Premio d’Olanda è stato determinato dalle variabili della Virtual e della Safety Car, unitamente alle gomme P Zero Hard Bianche. GP Olanda Analisi Pirelli
Max Verstappen partito su gomme soft;per poi montare le medie è riuscito a mettere in condizioni di vantaggio Lewis Hamilton il quale ha svolto la sua gara su una strategia completamente diversa. Il britannico infatti è partito su gomme medie per poi montare le hard, rendendolo uno dei protagonisti della corsa. Solamente l’uscita della Virtual e Safety Car ha permesso al muretto Red Bull di adeguare la strategia e portare a casa la vittoria.
Mario Isola – Direttore Motorsport
“Una gara divertente con un crescendo di emozioni culminate in un finale caratterizzato proprio da quelle variabili che avevamo sottolineato essere la particolarità di un circuito come Zandvoort: strategie diverse, grazie;a un livello di degrado contenuto della soft e la prestazione della Hard. La presenza poi di Virtual e poi Safety Car ha mantenuto fino all’ultimo l’interesse degli spettatori al parossismo anche se la vera e propria marea arancione sugli spalti ha beneficiato oggi di un altro colore, il bianco, ovvero quello della gomma Hard, vera protagonista, forse la meno attesa della gamma e che invece per tutto il week end ha mostrato un’evoluzione;che grazie anche alla gommatura della pista le ha reso giustizia! Con un degrado molto basso e una velocità costante, la Hard ha reso possibile a piloti e squadre;di spaziare in maniera più esaustiva nelle scelte in pista.
Tutte e tre le mescole portate a Zandovoort hanno permesso infatti un maggior adattamento alle necessità dei saliscendi veloci di Zandvoort, premiando il pubblico con la presenza di piloti;di tre team diversi sul podio.”
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