Nella notte italiana è arrivata l’ufficialità della squalifica di Leclerc e Hamilton dal GP di Austin. Vediamo insieme il perché e quali sono le cause.
Al termine di ogni GP la federazione decide di prendere in esame alcune vetture per verificare la regolarità delle stesse. Uno degli elementi più controllati è il plank, la tavola posizionata sotto le vetture che è soggetta ad usura ed è proprio questo elemento che ha causato quanto scritto sopra. Vediamo insieme il perché Hamilton e Leclerc hanno ricevuto la squalifica dal GP di Austin.
Squalifica Hamilton e Leclerc, perché?
L’elemento che ha causato l’eliminazione dalla classifica finale di Leclerc e Hamilton è una tavola in resina posta al di sotto delle vetture. Questa, per regolamento, deve avere uno spessore di 10 mm e non può usurarsi per oltre 1 millimetro nell’arco della gara. La sezione del regolamento che parla di questo argomento è la 3.5.9.e che cita.
- Lo spessore del gruppo di tavole misurato normalmente alla superficie inferiore deve essere di
10 mm ± 0,2 mm e deve essere uniforme quando è nuovo. Uno spessore minimo di 9 mm sarà accettato a causa dell’usura e la conformità a questa disposizione sarà verificata ai perimetri dei fori designati.
Appare quindi che le due vetture prese in esame sono andate oltre la misurazione minima in prossimità dei fori, unico punto di “flessibilità” del regolamento. Inoltre, dallo scorso anno queste misurazioni sono ancora più stringenti, in quanto sono solo quattro i fori attraverso cui è fissata la tavola.
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Perché si è verificato questo ad Austin e non a Singapore?
Cerchiamo ora di capire quali potrebbero essere le motivazioni dell’eccessiva usura del plank nelle due vetture squalificate. Sappiamo che il circuito di Austin presenta diverse irregolarità a causa di un asfalto piuttosto sconnesso ed è percorso ad alta velocità dalle vetture. Rispolveriamo qualche concetto di aerodinamica. Le vetture da competizione generano carico aerodinamico per la differenza di pressione presente sopra e sotto la stessa. Inoltre, questa cresce all’aumentare della velocità e con vetture che viaggiano a 300 km/h, di conseguenza la forza che le spinge verso il basso è notevole. Se aggiungiamo questo ad un tracciato con asfalto irregolare è molto facile che il plank si usuri. Ricordiamo però che anche in quel di Marina Bay a Singapore il manto stradale era sconnesso. Allora perché questo si è verificato ad Austin e non a Singapore?
Le motivazioni principali sono da ricercare nella velocità di percorrenza del giro. Infatti, a Singapore le uniche due curve più veloci erano le ultime che immettevano sul traguardo. Inoltre, il circuito di Marina Bay è del tipo Stop&GO e non presenta curve con velocità medio-alte di percorrenza. Storia diversa ad Austin, il primo settore è un susseguirsi di cambi di direzione ad alta velocità e anche l’ultimo non è da meno. Per fare un esempio il ferro di cavallo che va dalla 16 alla 19 è una lunga piega a destra che viene percorsa nell’ordine dei 200 km/h in condizioni di gara. Ciò genera una notevole spinta verso il basso e se aggiungiamo che lo fa anche in appoggio a sinistra, l’usura del plank in quel lato è ancora maggiore.
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