A Suzuka le bagarre in pista tra compagni non aiutano la Mercedes: Hamilton punge e sminuisce Russell a fine gara.
Le tattiche della Mercedes aiutano la Ferrari: Hamilton non apprezza le lotte in pista con Russell e ammonisce il compagno che non gli ha concesso facilmente la posizione a Suzuka.
Al termine del GP del Giappone l’inglese #44 si toglie alcuni sassolini dalle scarpe. Hamilton non apprezza la strategia a fine gara del team: Lewis avrebbe apprezzato maggior collaborazione da parte di George, invece delle bagarre interne.
“Non è stato certamente lo scenario perfetto per il team”, ammette Hamilton. “Nella posizione in cui siamo dovevamo secondo me cambiare le posizioni in pista”.
Lewis prosegue e ribadisce la necessità di ragionare da squadra: “A me non importa la mia posizione in campionato, George è nettamente indietro rispetto a me nel mondiale“, punge.
E ancora: “Non siamo in lotta per la posizione in campionato, non fa grande differenza la nostra posizione in pista.”
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Quello che importa è altro: “Può invece fare differenza la nostra posizione come team rispetto alla Ferrari. Avevamo due strategie diverse, ero più veloce di George“, calca la mano.
“Se non ci fosse stata la Ferrari con noi non sarebbe stato necessario cambiare le posizoni. Ma la Ferrari c’era e mi stava prendendo con gomme fresche“. Non solo, Hamilton continua: “Avrebbe ripreso sia me che George con il ritmo che avevamo. Dovevamo lavorare insieme per far sì che non perdessimo entrambi la posizione sulle Ferrari, o quantomeno che almeno uno riuscirsse a difendersi. Alla fine l’abbiamo fatto e per me è stata la cosa più importante.”
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