Il governo del Brasile rafforza le misure di sicurezza in vista del GP, tra droni e corpi di polizia speciali.
Con il GP del Brasile alle porte, il governo ha annunciato misure speciali per accogliere i tifosi. La polizia ha stanziato 1.100 agenti che pattuglieranno la zona del circuito di Interlagos.
Le truppe speciali della corporazione, con comandi d’assalto, di aviazione e di pattugliamento territoriale, si occuperanno di controllare l’evento dal venerdì alla domenica di gara.
Quest’anno c’è una novità. Per la prima volta verranno utilizzati dei droni per rafforzare la sorveglianza attorno a Interlagos. Secondo il colonnello Alexandre Prates, coordinatore operativo del Primo Ministro brasiliano, i droni monitoreranno l’arrivo dei turisti e dei team di Formula 1 che correranno nel GP del Brasile. “Se necessario, distribuiremo le truppe nella zona circostante, in base al flusso di persone nella zona”, ha spiegato.
I sopralluoghi sono iniziati circa due settimane prima per localizzare potenziali minacce, sequestrare armi da fuoco illegali e veicoli rubati.
Gli agenti di polizia stanno anche scortando gli aerei e jet privati dei team di Formula 1, già sul suolo brasiliano dall’inizio di questa settimana.
Inoltre verrà istituito anche un posto di comando vicino all’autodromo di San Paolo per centralizzare le informazioni e coordinare il pattugliamento. L’organizzazione del GP del Brasile dispone di una sala di gestione delle crisi con monitoraggio tramite telecamera, dove un agente di polizia si occuperà di controllare tutto ciò che accade a Interlagos e nei suoi dintorni.
Attesi 260 mila tifosi provenienti da diversi Paesi. Per aiutare e informare il pubblico straniero, il Primo Ministro ha mobilitato agenti di polizia che parlano correntemente inglese e spagnolo.
Anche il Centro Operativo della Polizia Militare (Copom) offre assistenza speciale agli stranieri tramite numeri di emergenza, attivi negli Stati Uniti (il 911) e nell’Unione Europea (112). Il servizio sarà attivo 24 ore su 24.
Crediti immagine di copertina: Florent Gooden / DPPI.
Seguici anche sui social: Telegram – Instagram – Facebook – Twitter