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F1 | La FIA studia i paraspruzzi da usare in caso di pioggia intensa

La gara non disputata a SPA nel 2021 rappresenta un grosso punto di ripartenza per la FIA che adesso studia, insieme a Pirelli, dei paraspruzzi.

Effetto dei paraspruzzi pensati dalla FIA sulla scia delle auto di F1 – Credits: TheRace.com

Nel corso della stagione 2021 il GP del Belgio non è stato disputato a causa della quantità di acqua presente in pista, che avrebbe ridotto in modo eccessivo la visibilità. Infatti, in caso di pioggia intensa, le F1 attuali hanno bisogno delle gomme full wet Pirelli. Di contro, però, gli pneumatici a banda blu riescono a sollevare 85 litri di acqua al secondo a 300 km/h. Questo si traduce in una scarsissima visibilità per i piloti che stanno nelle retrovie e, per evitare il rischio di assistere ad un altro “non” Gran Premio di F1, la FIA sta studiando concretamente dei paraspruzzi. Inoltre, i feedback negativi dei piloti sulle scie causate dalle auto di nuova generazione mettono i paraspruzzi come un argomento di alta priorità tra gli uffici della Federazione.


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Le parole di Tombazis

Al sito The-race.com Nikolas Tombazis, capo del dipartimento tecnico FIA, ha dichiarato di essere fiducioso sull’introduzione dei paraspruzzi in vista del 2024. Tuttavia, la sua speranza è di avere questi dispositivi pronti già nella seconda metà della stagione 2023. “Stiamo provando a raggiungere l’obiettivo di avere i paraspruzzi per la metà del 2023, quando affronteremo le gare con il più alto rischio di precipitazioni. Non abbiamo messo una deadline sulla loro introduzione, ma in vista del 2024 sono molto fiducioso“. Il greco aggiunge “Noi pensiamo che i paraspruzzi verrano utilizzati al massimo in due o tre GP nel corso di una stagione, non vogliamo vederli ogni volta che piove“.

Dobbiamo evitare un’altra ‘SPA 2021’. Abbiamo tante persone che guardano da casa e tanti altri spettatori che comprano i biglietti, i team che viaggiano in giro per il mondo e non gareggiare è inaccettabile“.


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Il possibile design e il coinvolgimento di Pirelli

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Possibile design dei paraspruzzi – Credits: TheRace.com

Tombazis stima un miglioramento del 50% in termini di riduzione degli spruzzi al posteriore e, conseguentemente, una visibilità migliorata. Le simulazioni sono già iniziate e una volta arrivati ad un design adatto, seguiranno dei test in pista con vetture di Formula 1.

Abbiamo fatto diverse simulazioni CFD perchè non vogliamo che i paraspruzzi influenzino troppo la dinamica del veicolo. Abbiamo riscontrato un piccolo effetto ma non decisivo“. Tombazis aggiunge: “La sfida più grande è determinare la quantità di spruzzi causati dal diffusore rispetto alla quantità causata dalle ruote posteriori“.

Un’importante nota emessa da Tombazis riguarda la possibilità di montare o smontare velocemente i paraspruzzi. Infatti, se una gara inizia con questi dispositivi montati sulle auto, non sarà possibile rimuoverli durante un pit stop.

Mario Isola, responsabile dell’area motorsport di Pirelli, interpellato sui paraspruzzi ha dichiarato di esserne “al corrente”. Tuttavia, ha sottolineato il bisogno di modificare gli attuali pneumatici nel caso in cui si dovesse optare per l’introduzione di questi dispositivi, suggerendo anche come il diffusore sia responsabile di una grossa fetta di spruzzi al posteriore.

Queste le sue parola a the-race.com “Credo che la maggior quantità di spruzzi provenga dal diffusore, ma anche questo aspetto è in fase di studio da parte della FIA. Se l’idea è avere un dispositivo che riduca la quantità di spray in aria e aumenti la visibilità in condizioni di full-wet, abbiamo bisogno di questa informazione per disegnare le nuove coperture. Infatti, in questo momento la gomma intermedia non è adatta a condizioni di pioggia pesante, ha una resistenza ridotta all’aquaplaining“.

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