C’è un precedente con Vettel che dimostra come la penalità di Sainz potrebbe non essere facile da ribaltare.
La penalità di Carlos Sainz al GP d’Australia ha condannato la Ferrari a restare quarta forza nel mondiale. Lo spagnolo ha ricevuto 5 secondi e meno due punti dalla licenza di guida in seguito al suo contatto con Fernando Alonso nel 57° giro.
Ciò ha compromesso la sua gara, facendolo scendere dalla quarta alla dodicesima posizione. Sainz non ha avuto la possibilità di appellarsi a una penalità giudicata ingiusta, ma il team ha deciso di far ricorso al diritto di revisione nella speranza di ribaltare il risultato.
Il diritto di revisione è consentito dal Codice Sportivo Internazionale della FIA, che concede alle squadre 14 giorni per chiarire le proprie intenzioni. Tuttavia devono essere presentati “elementi nuovi e significativi che non erano a disposizione dei commissari nel momento in cui è stata presa la decisione.”
In altre parole, la Ferrari deve presentare nuove prove che gli steward non hanno confutato prima di infliggere la penalità a Sainz. Esiste un precedente nella scuderia del cavallino che dimostra come il caso del pilota spagnolo sia simile a quello accaduto a Sebastian Vettel nel 2019.
Il precedente di Vettel
Nel Gran Premio del Canada del 2019, Vettel si è visto sfumare la vittoria per aver stretto la Mercedes di Lewis Hamilton al 48° dei 70 giri previsti. Il tedesco è stato quindi penalizzato con 5 secondi. Pur avendo tagliato il traguardo per primo, il pilota era solo a 1,4 secondi dall’inglese, che ha quindi vinto la gara.
In seguito, la Ferrari ha provato a far ricorso per ribaltare il risultato. In quell’occasione, il team di Mattia Binotto presentò come nuovo e significativo elemento di prova un video di analisi di Karun Chandhok, esperto di Sky F1.
La Federazione ha respinto il reclamo, bollandolo come “l’opinione di un terzo”, quindi non valido, e ha confermato la penalità a Sebastian Vettel.
Nel caso di Sainz, è difficile immaginare quale nuovo e significativo elemento la Ferrari possa aver trovato, al di là della testimonianza dello stesso pilota. Ma questo non vuol dire che sia impossibile ribaltare la penalità.
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