Primo appuntamento con le pagelle post gara del 2019, a cura dei nostri redattori Paolo e Aurora. Vediamo come singoli piloti e team si sono comportati oggi nel primo appuntamento del mondiale, il Gran Premio D’Australia. Pagelle GP Australia
Bottas: 9 Pagelle GP Australia
Paolo: ottima gara del finlandese che riuscendo a superare il proprio compagno di squadra in partenza si mette al sicuro da ordini di scuderia. Tiene un ritmo gara impressionante, è determinato a vincere e a portare a casa 26 punti. Ci riesce senza troppa fatica, spettacolare. Non guadagna il 10 per la mancata pole di sabato.
Aurora: difficile immaginare vittoria più meritata oggi. Già forte durante tutto il weekend (con un tempo in qualifica che rimane di tutto rispetto, nonostante la pole mancata), oggi semplicemente inarrestabile. Lo assiste una vettura che a Melbourne sembra di un altro pianeta, ma lui ci mette la grinta necessaria, che non si era vista nel 2018.

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Hamilton: 7
Paolo: abbiamo capito che la macchina c’era, dopo essersi fatto superare in partenza dal compagno di squadra decide di non attaccare, anche lui mantiene un buon ritmo ma nulla al pari di Bottas. Gara un po’ in sordina per lui.
Aurora: Lewis rimane Lewis, ma oggi è mancato qualcosa, fosse anche solo l’effettiva voglia di portare a casa la vittoria. Forse una Ferrari in difficoltà lo ha privato della tensione necessaria a prevalere? Vedremo come cambieranno gli equilibri in Bahrain. Menzione d’onore alla sportività assoluta nei confronti del compagno di squadra. D’altronde, non è certo Hamilton chi deve salvare il proprio sedile…
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Mercedes: 8
Paolo: dopo il gioco del nascondersi sono venuti fuori. Ottima strategia sebbene non abbiano ancora capito come far funzionare davvero le gomme (come tutti del resto). Allison continua con le dichiarazioni pro-Ferrari dopo la gara, ma ormai hanno credibilità pari a 0.
Aurora: strategia infelice per Hamilton, forse sopravvalutando la competitività odierna della SF90. Gestione della gara per Bottas impeccabile, ma difficile sbagliare qualcosa quando hai un pilota in un tale stato di grazia. La macchina c’è, e non si discute.
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Vettel: 6
Paolo: Gara incolore, anzi opaca per il tedesco. Parte bene anche se chiude la porta in faccia al compagno di squadra, soffre di motore su una monoposto che non c’era. Aveva poco da fare. Meglio di così era difficile.
Aurora: raggiunge la sufficienza e non può andare oltre, di certo non per colpa sua. Paga un motore e una strategia che lasciano a desiderare, ed è costretto a una gara di gestione.
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Leclerc: 6,5
Paolo: poco meglio di Vettel. In partenza alza il piede per evitare di replicare Singapore 2017, primo stint di gara anonimo. Nel secondo con gomma che funziona meglio si riprende e arriva a ridosso di Sebastian, neanche a dirlo arriva il team order e il tentativo all’ultimo giro di guadagnarsi un punto… tutto vano.
Aurora: la strada è lunga. Succede sempre così quando le aspettative sono alte e non sempre giustificabili, ma abituarsi alla Ferrari è un processo lungo e anche doloroso. Intanto, estremamente apprezzato lo spirito da uomo squadra.
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Ferrari: 5
Paolo: macchina non all’altezza della situazione, problemi di affidabilità e mancata comprensione delle gomme. Gara da buttare, hanno salvato il salvabile.
Aurora: un avvio di stagione meno preoccupante di quanto possa sembrare, ma che sicuramente darà grossi grattacapi a Maranello e a John Elkann. Sono reduci da un 2018 pressoché perfetto in termini di potenza e affidabilità, sarebbe un grosso smacco fare un passo indietro su questo fronte. Le risposte si attendono a Sakhir.
Verstappen: 8
Paolo: Mad Max non troppo mad. dopo Monaco 2018, ha messo la testa a posto. Lavora bene, non fa dichiarazioni scomode ed è veloce. La macchina c’è, il motore pure, il pilota si dimostra all’altezza. Nessuna scorrettezza o investigazione per Max che vuole davvero dimostrare tutto il suo valore.
Aurora: gara gestita egregiamente, così come tutto il weekend. Nessuna sorpresa, si tratta di una crescita attesa e bellissima da guardare. Sicuramente non vorrei essere nei panni di Gasly.
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Gasly: 5
Paolo: Debutto orrendo per il francesino della Red Bull, dopo una scalata che lo riporta a fatica in sesta posizione dopo il pit è costretto a stare dietro al cugino Kvyat che con una Toro Rosso gli dà molto filo da torcere. Ancora tanto lavoro da fare per lui. Rimandato.
Aurora: Helmut Marko pensava che la promozione di Gasly, per quanto inevitabile, fosse prematura. Troppo presto per dire se abbia ragione o meno. Fatto sta che, ad ora, Pierre non ha dato motivo per ricredersi.
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Red Bull: 7
Paolo: Ottima macchina, ottimo pilota con Max, con Gasly un po’ meno. La collaborazione con Honda sta portando i suoi frutti e si vede. Regalano ai giapponesi un podio che mancava dal 2008.
Aurora: nonostante le dichiarazioni non proprio ottimiste di Verstappen, il binomio Red Bull-Honda pare funzionare. Sicuramente è troppo presto per cantare vittoria, ma oggi il confronto con le mille gatte da pelare per Abiteboul è impietoso.
Hulkenberg: 6
Paolo: Gara solida del tedesco che come al solito porta a casa il risultato senza troppa fatica. Settimo posto per lui, ancora troppo lontano per il podio, ancora troppo lontano per la Renault.
Aurora: quest’anno da Nico ci aspettiamo tutti di più. E se lo aspetta anche lui. Fare i compiti a casa non è più sufficiente, e questa promoziona è ricca di speranze e aspettative per le prossime 20 gare.
Ricciardo: 6
Paolo: buona partenza che lo porta al ritiro. un avvallamento nell’erba gli rompe l’ala anteriore non può far nulla, ci prova a ritornare in pista ma è un tentativo vano. Peccato.
Aurora: Daniel si porta la sfortuna del 2018 anche in questa prima gara del 2019. Certo la sua manovra in partenza sarà stata coraggiosa (forse un po’ temeraria), ma il destino oggi gli ha remato contro. La sua lotta con Nico e con Red Bull è la più attesa della stagione. Come direbbe lui, “stop being them”.
Renault: 5
Paolo: dalla bionda ci si aspettava di più, di sicuro il cedimento dell’ala anteriore di Ricciardo non migliora il giudizio. Manca ancora un bel po’ per avvicinarsi quanto meno alla Red Bull.
Aurora: Hulkenberg e Ricciardo meritano di meglio. I presupposti per una bella stagione ci sono, nonostante i risultati non brillanti di oggi. Ma oltre a fare i conti con RBR, c’è da considerare un mid field agguerritissimo. Riserva per le prossime gare.

Grosjean: 6
Paolo: buona gara ma nulla di eclatante, è costretto al ritiro per una gomma agganciata male. Speriamo non si ripresentino i fantasmi di inizio 2018.
Aurora: hanno un che di fantozziano, le sorti di Grosjean a Melbourne da qualche anno a questa parte. La macchina lo assiste, la pit crew un po’ meno, ma si tiene fuori dai guai e difende onorevolmente la posizione finché può.
Magnussen: 7
Paolo: Il vero potenziale della Haas sta tutto qui. Gara tranquilla per il danese impegnato solo in una piccola difesa contro Hulkenberg ma nulla di difficile. Porta a casa i primi punti della stagione.
Aurora: a me Magnussen piace ed è sempre piaciuto. In continua crescita (quantomeno sportiva, se non in maturità), estrae il meglio da una macchina che sembrava poco affidabile ed è stata una piacevole sorpresa. La speranza è che non si perda strada facendo.
Haas: 6
Paolo: La macchina c’è, i piloti pure, la sfortuna soprattutto. Un errore al pit costringe al ritiro Grosjean che stava girando molto bene, il fratellino Kevin però salva la giornata.
Aurora: con queste premesse, ancora troppe luci e ombre (oro e nero) in casa Haas. C’è da capire come procederà lo sviluppo nel corso della stagione, per vedere se sono davvero una minaccia per le grandi del mid field. Per adesso, gli underdog americani sono promossi.
Kvyat: 7
Paolo: dà un grosso smacco a Marko che dopo averlo richiamato nella scuderia è costretto a vederlo stare davanti ad un suo pilota titolare. Molto solido e veloce, l’ambiente Ferrari gli ha fatto molto bene.
Aurora: niente da dire, difficilmente poteva far meglio di così. Solido durante tutto il weekend, in Red Bull avrebbero bisogno di tanti piloti come lui nell’Academy. Ma non se li meritano.