Per i ferraristi è stato probabilmente il momento più emozionante della passata stagione. Il “corpo a corpo” tra Hamilton e Leclerc alla variante della Roggia, nel corso dell’apoteosi rossa di Monza, ha rappresentato una sorta di passaggio del testimone tra due piloti così diversi ma così simili.

Da un lato Charles, dall’altro Lewis. Classe 1997 uno, 1985 l’altro. Il ragazzino e il veterano. Due le vittorie del ferrarista contro le ottantaquattro del pilota della scuderia di Brackley, a sette successi dal record di Schumacher. Il primo con tanta voglia di riportare a Maranello un titolo che manca da ormai tredici anni, il secondo a un passo dalla leggenda,;a un passo da quel settimo titolo che lo consacrerebbe ancora di più nell’Olimpo dei grandi.
Due predestinati, accomunati dalla passione per Senna. Entrambi catapultati sin da subito in due top team, Lewis in McLaren nel 2007 e Charles in Ferrari nel 2019, e costretti a confrontarsi sin da subito con due compagni di squadra pluricampioni del mondo, Alonso e Vettel. Partendo dai kart, grazie anche ai tanti sacrifici delle famiglie, hanno scalato rapidamente le gerarchie, passando in poco tempo dalle categorie minori a quella che è la regina del motorsport. Entrambi subito competitivi, Lewis sfiorando il titolo al primo anno di Formula 1, Charles quasi sempre davanti al suo compagno di squadra. La stima reciproca non manca ed è sotto gli occhi di tutti, il gesto con cui Hamilton ha chiesto scusa alla stella della Ferrari;in occasione del sorpasso nel corso del Gran Premio del Bahrein dello scorso anno ne è testimonianza.
Anche fuori dal circuito i due sembrano avere molte passioni in comune, da quella per le moto a quella per la moda. Proprio in questo ambito Hamilton ha infatti concentrato, negli ultimi anni, gran parte delle sue attenzioni, arrivando a disegnare vestiti per Tommy Hilfiger o, più recentemente, occhiali per Police, mentre Charles in recenti interviste ha dichiarato di voler aprire anche lui una propria linea di abbigliamento.
È chiaro che a molti farebbe gola vederli gareggiare con la stessa macchina e alcune dichiarazioni del britannico sembravano aver aperto qualche spiraglio alla possibilità di trovarlo a Maranello a fine 2020. In realtà, come ribadito recentemente da Mattia Binotto, la priorità della rossa rimane Sebastian Vettel, seppur a condizioni diverse rispetto a quelle attuali. Non ci resta dunque che aspettare e vedere se i “gemelli diversi” del paddock avranno la possibilità di potersi confrontare nella stessa scuderia.
Seguici su Instagram e Facebook.