Emanuele Pirro era tra i quattro commissari che hanno preso la decisione di far cedere la posizione a Max Verstappen in favore di Lewis Hamilton: ai microfoni di Rai Sport ha motivato la decisione.

L’episodio decisivo del Gran Premio del Bahrain è stato il duello tra Hamilton e Verstappen per la vittoria della gara. Il sorpasso dell’olandese ha fatto discutere per la sua regolarità. I commissari di gara hanno ritenuto la manovra del pilota Red Bull irregolare, chiedendogli di cedere la posizione a favore della Mercedes. Emanuele Pirro, che faceva parte del gruppo dei commissari, è stato ospite a Reparto Corse su Rai Sport. L’italiano ha dato tutte le spiegazioni del caso intervistato da Stella Bruno.
“Per essere precisi, Verstappen ha messo fuori tutta la macchina.” ha esordito Pirro. “C’è una pista, non si può uscire fuori. Non si può fare volontariamente e non si può trarre vantaggio. Per chi sta a casa non è molto chiaro ma per gli addetti ai lavori è chiarissimo”.
Il parere di Pirro è in linea con quello del suo collega Vitantonio Liuzzi, che in un’intervista esclusiva per F1inGenerale ha detto la sua: “Il sorpasso non può mai essere effettuato superando i limiti della pista. Da commissario avrei penalizzato l’olandese se non avesse restituito la posizione; allo stesso tempo avrei segnalato molto prima il comportamento di Hamilton”.
Commentando la manovra, Pirro fa un parallelismo con il calcio, rendendo a tutti le idee più chiare: “Verstappen frena tardi, l’abbrivio lo porta a non chiudere la curva. Hamilton è stato bravissimo e furbo ma aveva lo spazio, però la velocità di Verstappen era più di quella che gli avrebbe consentito di stare in pista. Chiaramente non si può fare, anche se può sembrare strano per chi segue le corse. Immaginiamo un campo da calcio: c’è una linea bianca, la partita si deve fare all’interno delle righe bianche”.