Gara come di consueto lontana dal gruppo per le due Haas che però continuano a darsi battaglia tra loro: questa volta a spuntarla è stato Mazepin che ha superato Schumacher all’esterno alla Vale.
Domenica in solitaria rispetto al resto del gruppo per le due Haas. Tuttavia, Nikita Mazepin e Mick Schumacher hanno potuto accendere un entusiasmante duello ad armi pari. Il pilota russo è riuscito a spuntarla sul compagno di squadra in una gara che è stata migliore in tutti i sensi rispetto al tedesco. La gestione delle gomme e un ottimo bilanciamento hanno infatti permesso a Mazepin di avere la meglio alla lunga sul campione di F2 2020.
Prima della bandiera rossa Schumacher aveva addirittura raggiunto la quindicesima posizione. L’ex Prema ha poi sofferto con i propri pneumatici e non è riuscito a resistere agli attacchi di Mazepin.
Il sorpasso, avvenuto tra la curva Vale e le Club, è stato davvero liscio e ciò è sinonimo della crescita globale dei due piloti: Schumacher è stato molto corretto in difesa e allo stesso tempo Mazepin è stato decisamente aggressivo quanto pulito nella sua manovra.
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Mazepin si è goduto il momento e dà grande valore al suo sorpasso: “Sono stato molto contento del bilanciamento che siamo riusciti a estrarre dalla macchina, ma siamo stati lenti rispetto ad altre squadre – non siamo stati in grado di combattere contro nessuno oggi. Abbiamo trovato da subito un ottimo assetto. Forse questa non è stata la cosa migliore in qualifica, ma poi ha funzionato abbastanza bene su una pista con così tanto degrado. Ho dovuto spingere molto all’inizio per cercare di arrivare davanti perché su questa pista è difficile sorpassare. Ho usato molto le mie gomme ma poi ho fatto probabilmente il mio miglior sorpasso negli ultimi tre anni”.
Schumacher invece dovrà guardare con più attenzione i dati: “Sfortunatamente stavamo faticando con le gomme e l’approccio che abbiamo avuto. Stavamo cercando di non surriscaldare le gomme nei primi giri e sembra che Nikita abbia spinto un po’ di più nei primi giri riuscendo comunque a tenere le gomme nella finestra. Dovrò analizzare perché, c’era molto margine per andare più veloce. Dovremo imparare da questo e cercare di tornare più forti a Budapest”.
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