Gli ingegneri dei team hanno spiegato cosa cambia con il freddo atteso nel weekend del GP di Las Vegas.
Uno dei temi principali del weekend del GP di Las Vegas sarà quello legato al freddo. Secondo le previsioni meteo, nel momento in cui le vetture andranno in pista, il termometro segnerà circa sette gradi. Una situazione al limite per i piloti che dovranno riuscire a portare in temperatura le gomme.
A tal proposito, alcuni ingegneri dei team hanno spiegato cosa significa correre con temperature che potrebbero portare al record di gara più fredda della storia. “Sarà molto dura perché non sappiamo bene in che condizioni è l’asfalto e dovremo vedere come si comporteranno le gomme su una pista per noi nuova“, ha dichiarato Dave Robson, responsabile della performance in Williams. “Sicuramente il simulatore ci aiuta leggermente nel farci un’idea di quello che troveremo a Las Vegas. Ci sono tanti fattori su cui possiamo lavorare e per questo è fondamentale partire subito bene“.
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Concetto ripreso anche da Ciaron Pilbeam, responsabile Alpine. “Farà freddo. Non sappiamo bene quanto freddo troveremo ma è una pista nuova e questo non aiuta. Ovviamente abbiamo lavorato molto al simulatore ma possono sempre esserci delle differenze rispetto alla superficie reale. Dobbiamo arrivare preparati in modo da sfruttare al meglio le prove libere anche se non sappiamo davvero cosa aspettarci“.
Uno dei problemi principali è legato alle gomme. Sarà difficile portarle nella giusta finestra di utilizzo e la staccata di curva 1 potrebbe creare diversi problemi ai piloti. “Sarà come mettere le gomme in un ambiente totalmente nuovo“, ha dichiarato Paul Monaghan, chied engineer della Red Bull. “Saremo ben al di sotto della temperatura minima di utilizzo. Penso sarà questa la sfida più grande del weekend. Non so se riusciremo a mantenerle nella giusta finestra per tanti giri“.
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