Torna alla vittoria la Ferrari con Sebastian Vettel, dopo le due gare iniziali del 2018. Una vittoria che mancava in Canada alla Ferrari, dal 2004 con Michael Schumacher ultimo a trionfare tra i muretti e le chicane di Montreal. Pagelle GP Canada
Un successo fondamentale, che consente al tedesco di riprendersi la vetta del campionato piloti. Campionato che sembra preannunciarsi molto combattuto nelle prossime gare, con una Red Bull che conferma la sua presenza al vertice insieme alle due rivali Ferrari e Mercedes, facendole giocare probabilmente un importante ruolo di arbitro in questo mondiale.
Ma adesso andiamo ad analizzare la gara dei protagonisti:
Sebastian Vettel voto 10: Il venerdì canadese non sembra presagire nulla di buono, con una macchina molto nervosa e un set up tutt’altro che ottimale con lo stesso Vettel che ammette onestamente di non essere affatto contento della macchina. Al sabato le cose già cambiano nelle FP3, con una Ferrari che sembra aver trovato il bandolo della matassa, sia grazie al lavoro dei box, sia grazie al sempre eccellente lavoro di Antonio Giovinazzi al simulatore, ma anche grazie e soprattutto a Vettel che riesce poi ad ottenere una fantastica pole position che mancava in Canada dal 2001 per la Ferrari.
In gara scatta senza problemi, mostrando sin da subito un ritmo inarrivabile per Bottas alle sue spalle. Dopo aver cumulato un buon vantaggio sul finlandese, si mette in gestione gara fino al pit stop, in assoluta tranquillità. Dopo il pit stop continua sulla falsa riga di quanto fatto prima, con Bottas che in una fase di gara sembra potersi avvicinare, ma un suo errore spiana ancor di più la strada al ferrarista, cogliendo (un giro prima), la vittoria numero 50 in carriera, vittoria che gli consente di scavalcare Hamilton in testa alla classifica, con una prova di forza notevole, lì dove Hamilton è sempre stato padrone di casa. Dominatore
–
Valtteri Bottas voto 8,5: Fin da subito molto veloce il finlandese, che sembra poter insidiare il suo compagno Hamilton in questo week-end. Invece succede che non solo lo insidia, ma gli è davanti già dalle qualifiche, dove per meno di un decimo non riesce ad andare in pole position. In partenza deve vedersi dal solito arrembante Verstappen, che scatta anche con gomme HyperSoft con più grip, ma riesce a tenerlo a bada accompagnandolo leggermente verso l’esterno (comunque correttamente) facendolo così desistere. Tuttavia non riesce a tenere il ritmo di Vettel, seguendolo sempre a debita distanza. Dopo il pit stop sembra poter riuscire ad avvicinarsi, ma un errore in curva 2 gli fa perdere quanto guadagnato prima, facendo così desistere il finlandese dall’ambizioso progetto di riprendere Vettel. Nel finale di gara, in difficoltà con consumi ed usura degli pneumatici deve vedersi dal ritorno di Verstappen termina appena alle sue spalle sul traguardo. Un altro importante risultato per Bottas, cui tuttavia manca ancora la vittoria, ma nonostante ciò con questo risultato si rilancia al terzo posto nel campionato piloti, ed è una sicura garanzia per il team nel campionato costruttori. Bravo
–
Max Verstappen voto 8: Dopo il week-end monegasco in cui è incappato nell’ennesimo errore, approda in Canada con tanta pressione addosso. Pressione che si palesa nella conferenza stampa del giovedì, dove vorrebbe prendere letteralmente a testate chiunque gli faccia domande sui suoi incidenti. Nelle libere è nuovamente in testa, come consuetudine ormai per la Red Bull, mostrando comunque un’ottima velocità. Velocità che poi conferma anche nelle qualifiche, dove riesce ad ottenere un’ottima terza posizione staccato di poco dalla pole position. Un ottimo giro che gli consente di poter insidiare la seconda posizione di Bottas in partenza, con gomme HyperSoft. Non riesce a soffiare il piazzamento al finlandese, grazie ad una buona difesa di questo ma anche perchè finalmente sembra usare la testa, non forzando un sorpasso che poteva tramutarsi nell’ennesimo incidente.
Poi non riesce a tenere il ritmo di Bottas, e causa una diversa strategia poi va a trovarsi molto staccato dal finlandese. Dopo la sosta del pilota Mercedes, continua a seguirlo a distanza come nella prima parte di gara, riuscendo poi a tornare nei suoi scarichi nel finale di gara, con il finlandese in difficoltà con la macchina. Non riesce comunque ad avvicinarsi abbastanza da poter tentare un attacco e finisce così terzo, un piazzamento molto importante che mette freno momentaneamente alle critiche che gli sono piovute addosso. In questa gara si è visto il Verstappen giudizioso e veloce, nella prossima quale vedremo? Alti e bassi
–
Daniel Ricciardo voto 7,5: Dopo la sbornia nel principato di Montecarlo, si prende una piccola pausa. La pausa sembra prenderla anche la sua RB14, uscita acciaccata dalle stradine del principato con un MGU-K che inizialmente doveva essere sostituito con successiva penalità, salvo poi non essere sostituito ma consegnando forse un motore depotenziato a Ricciardo. In qualifica non riesce ad ottenere un gran piazzamento, finendo anche dietro a Raikkonen che ha dovuto abortire il suo secondo tentativo.
In partenza però riesce a sopravanzare il finlandese della Ferrari, mettendosi subito in scia ad Hamilton. Grazie all’undercut riesce a sopravanzare l’inglese, non riuscendo comunque a tenere il ritmo del suo compagno di squadra Verstappen che è lì davanti. Gestisce quindi la sua quarta posizione senza problemi, neanche quando Hamilton vorrebbe riappropriarsi del quarto posto, non avendo alcuna difficoltà a gestire la rimonta del britannico. Conclude così quarto, perdendo la terza piazza nel campionato piloti a favore di Bottas. In un week-end in cui ha corso sicuramente in difesa, riesce ad ottenere comunque il miglior piazzamento possibile, in attesa di tempi migliori. A riposo
–
Lewis Hamilton voto 6,5: Arriva a Montreal sicuro di se, nella sua pista preferita sicuro di poter cogliere il suo settimo successo a Montreal. Le cose però si mettono subito male in qualifica, dove non riesce a fare meglio del quarto posto, staccato a sorpresa dal suo compagno Bottas, ma soprattutto con Vettel suo rivale per il titolo in pole position. In partenza non riesce ad attaccare i piloti davanti a sé, conservando così la quarta posizione, con Ricciardo che lo segue subito dietro perdendo la posizione dall’australiano in occasione del pit stop. Ha anche problemi sulla sua macchina, con cali di potenza e temperature troppo alte e non riesce ad avere un ottimo ritmo in gara.
Nel finale torna su Ricciardo, tentando di riprendersi almeno la posizione di partenza, cosa che non accade concludendo così mestamente al quinto posto nella sua Montreal. Perde anche la leadership del campionato seppur di un punto, ed esce duramente sconfitto dal Canada. Opaco
–
Kimi Raikkonen voto 5: Nel venerdì Canadese sembra essere più a suo agio rispetto a Vettel, con un buon ritmo mostrato nelle libere. Poi al sabato, inspiegabilmente si perde come però spesso gli accade. Dopo un buon primo tentativo nelle qualifiche (ma non eccezionale), sbaglia nel secondo giro veloce con un errore banale che lo costringe ad abortire il giro; questo errore gli compromette la gara, costringendolo a partire in quinta posizione. In partenza Ricciardo gli soffia anche la quinta posizione, con una gara che si rivela così ancora più negativa. Non ha un ritmo costante, non riesce a seguire i suoi avversari se non per pochi, brevi, tratti di gara. In occasione del pit stop, grazie ad una buona strategia, per poco non riesce a sopravanzare Hamilton, rientrando appena alle sue spalle. Però non riesce minimamente a mettere pressione al pilota della Mercedes alle prese anche con alcune difficoltà.
Termina la sua gara in modo assolutamente anonimo al sesto posto, ultimo pilota dei tre top team, con Vettel che nel frattempo trionfa in modo netto. Disponeva di una power unit senza aggiornamenti a differenza di Vettel, ma ciò non giustifica la sua gara assolutamente anonima e senza alcun acuto. Un contributo praticamente nullo alla Ferrari in questo fine settimana e mondiale costruttori che con questo rendimento di Raikkonen, diventa un’impresa impossibile per il team di Maranello. Fantasma
–
Nico Hulkenberg voto 7,5: Altri punti, e neanche a dirlo ancora una volta il primo degli altri. Nuovamente davanti a Sainz in qualifica, anche questa ormai quasi una costante, poi in gara è inizialmente costretto alle spalle della Force India di Ocon che scatta meglio al via. Lo segue per la prima parte di gara, poi comunque lo sopravanza in occasione della sosta, issandosi così in settima posizione. Porta così il risultato a casa, scortato per tutta la gara dal suo compagno di squadra Sainz, con punti importanti per il team francese che si conferma sempre più come quarta forza del mondiale. Riesce sempre a cogliere il massimo, portando sempre punti quando possibile. Sottovalutato?
–
Carlos Sainz voto 7: Anche per lui risultato positivo, ma comunque sempre oscurato da Hulkenberg. Nelle prime fasi di gara lui deve vedersela con l’altra Force India, quella di Perez, di cui si libera in occasione della ripartenza della safety car, dando una leggera spinta al messicano che poi finisce fuori in curva 2,episodio comunque giudicato incidente di gara da parte dei commissari di gara. Dopo di che, si limita a seguire Hulkenberg scortandolo fino al traguardo e marcando ancora punti, continuando una striscia positiva che è partita da Shanghai. Regolare
–
Esteban Ocon voto 6,5: Altra buona gara per il francese della Force India. Buona qualifica, dove arriva nuovamente in Q3, finendo nuovamente davanti al suo più esperto compagno di squadra Perez. Autore di una buona partenza che gli consente di sopravanzare la Renault di Hulkenberg, perde poi la posizione dal tedesco in occasione del pit stop, e successivamente anche dall’altra Renault, finendo così al nono posto. Un buon risultato ma che poteva anche essere migliore, considerato il potenziale della Force India a Montreal. Sembra comunque aver intrapreso la strada giusta dopo le difficoltà di inizio anno prendendo anche le redini della squadra. Capitano
–
Charles Leclerc voto 7,5: Dopo lo sfortunato epilogo nella sua gara di gara, Leclerc si riscatta sin da subito nelle qualifiche di Montreal centrando nuovamente la Q2 con una macchina che senza alcun dubbio vale molto meno. Un piazzamento importante che gli consente di poter battagliare con i piloti di centro gruppo per cercare di conquistare nuovamente i punti. Deve vedersela nuovamente con Alonso, sicuramente l’avversario peggiore che poteva incontrare, ma riesce a tenere testa allo spagnolo che non riesce a sopravanzarlo se non in occasione del pit stop. Poi riesce a riprendere la posizione sul pilota della McLaren, quando questi è costretto al ritiro. Gestisce così la decima posizione senza alcun problema con Gasly alle sue spalle staccato di alcuni secondi, portando a casa un altro importante piazzamento a punti e una prestazione ancora una volta convincente. Eccellente
–
Pierre Gasly voto 6,5: Dopo l’eccellente risultato di Montecarlo, il giovane francese termina fuori dalla zona punti. Un risultato che lascia l’amaro in bocca visto il buon potenziale della Toro Rosso a Montreal con un importante aggiornamento sulla power unit Honda. Purtroppo per lui le cose si mettono male già dal sabato in qualifica, non riuscendo a passare il;taglio della Q1 proprio a causa di problemi di potenza sulla sua power unit. Con il week-end così ormai compromesso, parte in fondo alla griglia sostituendo il motore, realizzando una buona rimonta che lo;porta a ridosso della zona punti, offrendo ancora una volta una buona prestazione. Amaro in bocca
–
Romain Grosjean voto 6,5: Segnali negativi già dal venerdì, con il bizzarro incidente in cui è protagonista dove investe una marmotta nel lungo rettilineo prima dell’ultima chicane. Continuano i problemi nelle qualifiche, che neanche inizia, perdendosi in una bianca nube immensa causata da un evidente cedimento della sua power unit Ferrari. Costretto quindi a partire ancora una volta dal fondo, è poi bravo a gestire le gomme compiendo ben 48 giri con gomme UltraSoft. Poi inspiegabilmente in Haas scelgono di montare gomme SuperSoft, anziché HyperSoft togliendo la possibilità di poter compiere un finale di gara più aggressivo. Finisce così dodicesimo davanti a Magnussen che partiva ben più avanti, finalmente con una buona prestazione. Investitore
–
Kevin Magnussen voto 5: In difficoltà per tutto il fine settimana e dietro a Grosjean nelle libere. Solo il problema occorso al francese, lo salva dalla sconfitta anche nelle qualifiche,;dove arriva comunque dodicesimo, un piazzamento importante per poter puntare alla zona punti. In gara però non riesce a tirare il meglio di se, non entrando mai in top;10 e finendo alle spalle anche di Grosjean che partiva nettamente più dietro. Spento
Sergio Perez voto 5: Altra gara deludente per il messicano. Termina abbondantemente fuori dalla zona punti, penalizzato comunque dal contatto avuto nelle prime fasi di gara con Carlos;Sainz, rischiando di generare un incidente nel momento in cui rientra in pista, con Magnussen e Alonso che lo evitano per pochissimo. Nel finale sorpassa Magnussen, ma questa manovra viene cancellata a causa del termine anticipato della gara, relegandolo così al quattordicesimo posto. Nelle ultime gare sembra aver perso lo smalto iniziale, che gli aveva consentito di conquistare persino l’insperato podio di Baku. Smarrito
–
Marcus Ericsson voto 5: Inizia a diventare impietoso il confronto con il suo compagno Leclerc. Sempre costantemente dietro in qualifica replicando poi la stessa cosa anche in gara,;con lo svedese mai capace di lottare per posizioni più importanti, se non per il fondo della classifica. Quindicesimo posto, appena davanti a Vandoorne con cui è protagonista di un contatto in partenza e Sirotkin con la deludente Williams. Scomparso
–
Stoffel Vandoorne voto 5: Nelle difficoltà palesi della McLaren, lui si perde ancora di più, non mostrando alcun segno di miglioramento. Sempre dietro ad Alonso in qualifica, anche se questa volta a ridosso dello spagnolo. Parte quindicesimo in una gara che lo vede protagonista di un contatto nelle fasi iniziali con la Sauber di Marcus;Ericsson, contatto che lo costringe ad una sosta anticipata che si rivela lunghissima ponendo praticamente fine alla sua gara. Termina quindi davanti al solo Sirotkin, in una gara totalmente anonima. Deludente
–
Sergej Sirotkin voto 5: Dopo l’incoraggiante prestazione di Montecarlo, il russo torna sui livelli mostrati in precedenza. Ha certamente la scusante di avere tra le mani una Williams sempre più deludente,;ma lui non da segni di vita, sin dalle qualifiche dove perde il confronto interno con Stroll. Termina così ultimo, doppiato di due giri come ormai consuetudine in Williams. Passo indietro
–
Fernando Alonso voto 6,5: Il suo week-end numero 300 è assolutamente deludente. La McLaren sembra fare passi indietro anziché fare progressi. Deludente la qualifica, dove termina anche alle spalle della Sauber di Leclerc,;con cui avrà a che fare nel corso della gara, riuscendo ad averne la meglio solamente in occasione dei pit stop. Sembra poter portare a casa il decimo posto, il massimo risultato possibile in Canada viste le prestazioni della McLaren. Deve però terminare anticipatamente la sua gara a causa di un problema agli scarichi sulla sua vettura. Ora testa a Le Mans, dimenticando in fretta questo sfortunato trecentesimo week-end. Scaricato
–
Brendon Hartley S.V.: La sua gara termina al primo giro, coinvolto senza colpe nell’incidente scaturito da Lance Stroll. Incidente spettacolare fortunatamente senza conseguenze per in neozelandese,;portato comunque per precauzione in ospedale per accertamenti dopo aver urtato con la testa l’Halo in occasione dell’incidente. Un vero peccato, dopo una convincente prestazione in qualifica, sarebbe potuto andare probabilmente a punti. Sfortunato
–
Lance Stroll voto 4: Come se non bastasse la disastrosa situazione tecnica della Williams, il canadese nella sua gara casalinga sfodera un incidente scaturito da un errore anche piuttosto banale ponendo fine alla sua gara oltre che a quella di Hartley, mettendo anche in pericolo il pilota della Toro Rosso. Mentre Sirotkin, anche se a fasi alterne, sta facendo intravedere qualcosa, lui sembra che si;stia perdendo nella disastrosa situazione del decaduto team inglese, offrendo prestazioni sottotono ed errori decisamente gravi. Kamikaze
F1 2019 | Le nuove regole costringono i team a cambiare metodo di lavoro