Un numero piuttosto raro nel mondo delle gare di auto da corsa, vi siete mai chiesti perché in Formula 1 non c’è il numero 13?
È piuttosto raro veder figurare il numero 13 nel panorama delle competizioni automobilistiche. Tra superstizione ed incidenti fatali, ecco perché in Formula 1 (e in altre categorie) non c’è il numero 13!
Risposta breve: in Formula 1 e in altre categorie il numero 13 non si usa per pura superstizione.
Nel linguaggio comune la triscaidecafobia è la paura del numero 13. Tale paura è entrata a gamba tesa anche nel motorsport supportata dai due tragici episodi risalenti agli anni ’20.
Gli incidenti fatali di Torchy e Masetti
Nei primi anni ’20 del Novecento era piuttosto regolare vedere sulle auto da corsa il numero 13. Insomma, un numero come gli altri… fino all’intervento della morte. Due piloti con il 13 sulle proprie vetture persero la vita nel giro di pochi mesi a cavallo fra 1925 e 1926. Entrambi i piloti erano della casa automobilistica francese Delage.
Paul Torchy andò a sbattere contro un albero durante il Gran Premio di San Sebastian nel settembre del 1925 [foto in copertina]. Si trattava dell’ultimo evento internazionale dell’anno e la Delage non riapparve fino all’appuntamento della Targa Florio del 1926, svolta ad aprile in Sicilia. Giulio Masetti in quell’occasione era a bordo della Delage #13 e rimase ucciso quando la sua auto finì su un terrapieno e si ribaltò nei pressi della frazione di Sclafani Bagni, vicino a Caltavuturo. Il pilota italiano rimase rimasto schiacciato sotto la sua auto.
Da quel momento, l’Automobile Club de France vietò l’uso del numero 13 che divenne sempre più raro in tutte le competizioni motoristiche di auto.
Leggi anche: Come combattevano il caldo i piloti di F1 un secolo fa? Guardate!
Il numero 13 in Formula 1 da allora
Nei piloti…
Laddove non fosse stato vietato, l’uso del numero 13 risultava comunque una rarità. Nel caso della Formula 1, fu vista come sorprendente la partecipazione del messicano Moises Solana al suo Gran Premio di casa nel 1963 con quel numero. Solana si classificò undicesimo non riuscendo a completare tutta la gara per un’esplosione del motore a 8 giri dalla fine.
Il 13 riapparve, guarda un po’, tredici anni dopo. Divina Galica corse con quel numero nel weekend del GP di Gran Bretagna nel 1976. Il weekend della britannica si concluse dopo la prima manche di qualifiche, non riuscendo a segnare un tempo valido per partecipare alla gara con la sua Surtees-Ford.
Dopo quasi 40 anni si rivide il numero 13 sulla griglia della Formula 1. Nel 2014 la FIA diede l’opportunità ai piloti di scegliere il proprio numero; per le 18 stagioni precedenti, in F1 l’assegnazione dei numeri ai team era a seconda della posizione nella classifica a squadre dell’anno precedente. Il venezuelano Pastor Maldonado, ad oggi l’ultimo ad aver avuto questo numero, scelse il 13 che lo accompagnò poi nelle sue due ultime stagioni in Formula 1, 2014 e 2015.
Maldonado motivò la scelta con il rapporto del numero 13 e la storia dello sport venezuelano; il pilota allora della Lotus non era dunque ‘impaurito’ dal numero 13. Bisogna considerare che le superstizioni legate ai numeri non sono uguali in tutte le nazioni del mondo. Nel caso del Giappone, ad esempio, Satoru Nakajima prima e Ukyo Katayama poi usarono il numero 3 e non il numero 4, ritenuto sfortunato.
…e nei team
L’assegnazione del numero 13 era evitata consciamente anche nelle sigle interne e ufficiali che i team davano alle proprie creature. Colin Chapman, Jack Brabham, Bruce McLaren, John Surtees e Ken Tyrrell sono i team boss che di proposito passavano dal 12 al 14.
Mentre in quell’epoca era impensabile considerare il 13, nell’epoca moderna le cose sono un po’ cambiate; la Mercedes nel 2022 è stata l’ultima ad aver incluso il 13. Il risultato… beh, quell’annata è stata tutt’altro che positiva per la Mercedes, che ha subito forse la maledizione del 13 ma soprattutto il fallimento del concept a ‘zero sidepods’ interrompendo la striscia di mondiali consecutivi vinti. Ricorderete anche la RB13, ossia la Red Bull del 2017, presentata con lo slogan ‘Unlucky for some’.
Infine, in molti avrete notato che il 13 non si usa neppure nelle categorie minori come F2, F3, F1 Academy in cui i numeri si assegnano in base alla classifica costruttori – proprio come in F1 prima del 2014. Il motivo è lo stesso, legato ancora alla superstizione.
Seguici anche sui social: Telegram – Instagram – Facebook – Twitter
2 commenti
La stagione 2022 per la Mercedes non è stata affatto “TUTT’ ALTRO CHE POSITIVA”: Nonostante il titolo piloti svanito, hanno comunque vinto il mondiale costruttori!!!
qualcuno si è confuso tra 2021 e 2022
I commenti sono disabilitati