Yuki Tsunoda non compare mai fra i papabili per un sedile F1 in Red Bull, eppure è il pilota con più esperienza in AlphaTauri.
Nel valzer di nomi che girano attorno al secondo sedile Red Bull in F1, un pilota che manca sempre all’appello è Yuki Tsunoda. Il giapponese, al suo terzo anno nel Circus (e terzo anno in AlphaTauri) non viene mai visto come un papabile sostituto di Sergio Perez, scavalcato ora anche dal nuovo compagno di scuderia Daniel Ricciardo. Alla vigilia del weekend del Brasile, ha provato a spiegarne il motivo.
Il sedile Red Bull che Sergio Perez lascerebbe vacante alla fine di questa o della prossima stagione attira le attenzioni di pubblico e addetti ai lavori. In tanti gli sono stati accostati: da Liam Lawson a Daniel Ricciardo, passando per i più fantasiosi Charles Leclerc e Fernando Alonso. Un nome che non compare mai fra i possibili ingaggi è quello di Yuki Tsunoda.
Il pilota giapponese, nativo di Sagamihara, è al terzo anno in Formula 1. Vanta come miglior risultato un 4° posto in quel di Abu Dhabi 2021, che gli valse la 14esima posizione in classifica, a fine Mondiale. Conosciuto più per le sue sfuriate in team radio che per le imprese in pista, continua a dare l’impressione di un pilota incompleto e in costante, lentissima, fase di maturazione.
Eppure, secondo il diretto interessato, i motivi dietro la scarsa considerazione verso se stesso sono ben altri: “Daniel [Ricciardo] ha quell’energia da pilota Red Bull, il suo stile sembra fatto apposta per il team“.
“Tutti sanno che posso essere un contender”
In un’intervista a Motorsport, Yuki Tsunoda ha provato a spiegare il suo punto di vista sulla faccenda: “Tutti possono vedere che sono un contender per quel sedile. Checo ha un contratto fino al prossimo anno, quindi per ora non possiamo farci nulla. Quello che devo fare io è continuare a portare a casa risultati“.
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“Daniel [Ricciardo] sta facendo un ottimo lavoro, si sta trovando bene con la macchina. Ha più esperienza di me in Formula 1 e ha certamente più tifosi. È uno dei piloti più fidati della griglia e anche uno dei più apprezzati. Ha senso che la gente accosti lui a Red Bull e non me“.
“Ma non ho paura di non riuscire a batterlo. Ho fiducia nel fatto che possa finirgli davanti e comunque sto imparando molto da lui“, conclude il giapponese.
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