Dopo la vittoria di Kimi Raikkonen ad Austin, arriva subito l’appuntamento con il 19° Gran Premio del Messico. È il secondo match-point per Lewis Hamilton: all’inglese basterà un settimo posto per conquistare il quinto titolo mondiale e festeggiare di nuovo l’iride a Città del Messico. F1 GP Messico
Il diciannovesimo appuntamento della stagione 2018 di Formula 1 coincide con il diciannovesimo Gran Premio nella storia del Messico. Lewis Hamilton, vicinissimo alla conquista del titolo mondiale, sa come vincere sul circuito intitolato ai fratelli Rodríguez, impresa che ha già compiuto nel 2016. Gli basterà tuttavia anche accontentarsi di un piazzamento, come fatto l’anno scorso, per dare il via ai festeggiamenti iridati. F1 GP Messico
La storia: i tre periodi della Formula 1 in Messico
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Le relativamente poche edizioni del Gran Premio del Messico nascondono una storia ben più lunga di quanto si possa immaginare. Infatti la prima edizione del Gran Premio valevole per il mondiale di Formula 1 risale al 1963 e dà il via ad un periodo di 8 anni in cui il Messico fa parte del calendario. Successivamente il circuito viene modificato e rientra nel mondiale dal 1986 fino al 1992, per poi tornare nel 2015.
Il primo periodo (1963-1970) è caratterizzato dalle due vittorie di Jim Clark e da diversi episodi significativi. Essendo posta sempre al termine del campionato, la gara è spesso decisiva per l’assegnazione del mondiale. Nel 1964 John Surtees conquista proprio in Messico il titolo iridato, diventando il primo (e finora unico) uomo nella storia a vincere sia nella categoria regina delle moto che in Formula 1. Nel 1965 arriva la prima vittoria per Honda con Richie Ginther, mentre nel 1967 è Denny Hulme a conquistare qui il suo unico mondiale. L’anno successivo è invece Graham Hill a vincere in Messico, diventando campione del mondo per la seconda volta nella sua carriera.
Il secondo periodo della storia del GP del Messico in Formula 1 dura 7 edizioni, dal 1986 al 1992, e vede come protagonisti Nigel Mansell e Alain Prost, autori di 2 vittorie a Città del Messico. Da segnalare la prima vittoria in carriera per Gerhard Berger nel 1986, che coincide anche la prima vittoria della Benetton in Formula 1, e il primo podio in carriera per Michael Schumacher, nel 1992.
Nel 2015 la Formula 1 torna in Messico dopo ben 23 anni. Dopo le vittorie di Rosberg e Hamilton nelle prime due edizioni, nel 2017 la gara è decisiva per l’assegnazione del titolo iridato, con Lewis Hamilton che diventa campione del mondo con 2 gare di anticipo piazzandosi al nono posto. F1 GP Messico
Nel 2016 Valtteri Bottas fa segnare in Messico il record assoluto di velocità in gara, toccando i 372.5 km/h in fondo al rettilineo principale.
L’Autódromo Hermanos Rodríguez di Città del Messico
L’Autódromo Hermanos Rodríguez è la sede del GP del Messico fin dalla prima edizione del 1963. Nelle tre diverse epoche del Gran Premio, il circuito è passato dalla prima configurazione di 5.000 km, a quella di 4.421 km utilizzata dal 1986 al 1992, fino a quella attuale, caratterizzata dal settore dello stadio al posto della curva Peraltada (dove perse la vita nel 1962 Ricardo Rodríguez, uno dei due fratelli a cui è intitolato il circuito).
Il tracciato in uso attualmente misura 4.304 km da percorrere in gara per 71 giri, per una distanza totale di 305.354 km. Sono presenti 17 curve, di cui 10 a destra e 7 a sinistra. Una delle peculiarità del circuito è l’altitudine di ben 2300 m, che ha una forte influenza sulla densità dell’aria, con ripercussioni sulle prestazioni aerodinamiche e sul motore (anche in maniera meno marcata rispetto al passato).
Sono previste 2 zone DRS, la prima sul rettilineo tra curva 3 e curva 4, mentre la seconda sul lungo rettilineo del traguardo. F1 GP Messico
Le mescole portate da Pirelli per questa gara sono le tre più morbide della gamma, ovvero le HyperSoft (Pink), le UltraSoft (Purple) e le SuperSoft (Red).
La gara, come l’ultima negli USA, è prevista alle ore 20:10 italiane.
I Record del Gran Premio del Messico
Jim Clark, Nigel Mansell e Alain Prost sono i tre piloti ad aver conquistato 2 vittorie in Messico. Dal ritorno della gara in calendario, nel 2015, hanno vinto una gara a testa Nico Rosberg, Lewis Hamilton e Max Verstappen. Le scuderie più vincenti sono invece Lotus, McLaren e Williams con 3 successi ciascuna. F1 GP Messico
Jim Clark è il miglior poleman del Gran Premio del Messico a quota 4 pole position, seguito da Ayrton Senna a 3 e Nigel Mansell a 2. Negli ultimi 3 anni la pole position è stata conquistata da Nico Rosberg, Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Tra i costruttori Lotus in testa con 6 pole position, Williams e McLaren a 3, Ferrari e Mercedes a 2.
Nella classifica dei fastest laps il record è ancora una volta di Jim Clark, autore di 3 giri veloci in gara. Inoltre hanno conquistato un giro veloce ciascuno Nico Rosberg, Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel. Nei costruttori Lotus e Ferrari davanti a tutti con 4 giri veloci, poi Williams a quota 3, McLaren a 2, Mercedes e Red Bull a 1.
I record sul giro, nella configurazione attuale del circuito, sono datati 2017.
- Qualifica: S. Vettel (Ferrari) – 1:16.488 (media 196.667 km/h)
- Giro veloce in gara: S. Vettel (Ferrari) – 1:18.785 (media 203.003 km/h)
- Distanza in gara: M. Verstappen (Red Bull) – 1h 36m 26.552s (media 189.971 km/h)
Così nel 2017
Max Verstappen vince il Gran Premio del Messico davanti a Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen. Lewis Hamilton, nono al traguardo, è matematicamente campione del mondo per la quarta volta in carriera.
Pole Position: S. Vettel (Ferrari) – 1:16.488
Ordine di arrivo: 1. M. Verstappen (Red Bull)– 2. V. Bottas (Mercedes) – 3. K. Raikkonen (Ferrari)
Giro veloce: S. Vettel (Ferrari) – 1:18.785 (giro 68)
50a pole position per Sebastian Vettel.
3a vittoria in carriera per Max Verstappen.
55a vittoria per Red Bull. F1 GP Messico
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