Daniel Ricciardo è stato duramente attaccato dall’ex boss Renault F1, Cyril Abiteboul, che lo ha definito “egoista” per aver lasciato il team.
Daniel Ricciardo non è certo il tipo da farsi nemici nel paddock della F1, eppure ha recentemente subito un attacco da parte di Cyril Abiteboul, suo team principal ai tempi di Renault. Il francese, raccontando del biennio 2019-2020, ha definito l’attuale pilota AlphaTauri “un egoista”. Fra errori e decisioni “affrettate“, ripercorriamo quelle stagioni in giallo.
La Renault ha fatto il suo ritorno in Formula 1 nel 2016, prima di cambiare nome in Alpine a partire dal 2021. Con la partenza di Carlos Sainz in direzione McLaren, il team francese mise sotto contratto Daniel Ricciardo. Era la fine del 2018 e l’australiano era in uscita da Red Bull, all’epoca motorizzata proprio Renault.
“Quella sera, dissi a mia moglie che avremmo brindato per due motivi – racconta Cyril Abiteboul al podcast Dans La Boîte À Gants – Il primo è perché avevamo firmato con Ricciardo, che era un grande pilota. Il secondo è perché sarei stato licenziato dopo due anni“.
Il commento dell’ingegnere francese, oggi in Hyundai nel WRC, è presto spiegato. “Siglando un contratto della durata di due anni, mettevamo in evidenza l’arretratezza della squadra. Poteva essere interpretata come una cattiva decisione. Oggi ho sentimenti contrastanti, ma di certo avevo ragione nelle mie predizioni“.
Decisioni sbagliate e firme affrettate
Il record di Daniel Ricciardo in Reanult non è sicuramente dei migliori. Dopo aver lasciato Red Bull a fine 2018 con due vittorie stagionali, compreso il capolavoro di Montecarlo, l’australiano non riesce ad incidere. Per lui soltanto un quarto posto a Monza, chiudendo la stagione in nona posizione.
“Per lui è stato difficile psicologicamente – continua Abiteboul – Nel 2019, il suo GP di Baku fu orrendo, errori su errori. Era come un pesce fuor d’acqua. Veniva da Red Bull e noi non eravamo ancora a quel livello, è inevitabile ci fosse la sensazione di una retrocessione“.
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La stagione 2020 va già meglio: Ricciardo conquista il podio al Nurburgring e ad Imola, con un quinto posto nella classifica finale. “Non penso Ricciardo si aspettasse i nostri progressi, neanche noi potevamo. Capisco la sua strategia, la McLaren ha investito molto per averlo, fa parte del gioco. Ma lui ha sempre un problema di tempistiche: ci ha lasciati troppo presto, e poi ha lasciato McLaren troppo presto“.
“Ha deciso di andarsene ad Aprile o a Maggio [2020], quando il mondo era paralizzato dal Covid. Non sapevamo neanche se saremmo tornati in pista. È stato egoista, ha concesso al team una sola stagione, ed è vero che l’ho presa molto male, sul personale. Lo accetto, ma vedo anche quali conseguenze ci sono state“.
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