Un’altra mattinata di Test in pista per Carlos Sainz, che ha rilasciato la prima intervista da pilota Ferrari: lo spagnolo ha parlato dell’utilità di guidare una vettura vecchia, del supporto del padre e dei “migliori tifosi del mondo“.

Dopo la prima giornata da pilota Ferrari, ecco la prima intervista in Rosso per Carlos Sainz, che ha concluso un’altra mattinata di Test a Fiorano. Lo spagnolo ha parlato delle prime sensazioni, del supporto del padre e del primo approccio con i Tifosi.
Le prime sensazioni
“Le prime impressioni sono difficili da trasmettere a voce, è stata una giornata piena di sensazioni speciali. Una giornata molto positiva, è difficile da spiegare, è una cosa che si vive qua dentro. Ho cominciato già a lavorare con gli ingegneri e i meccanici, a fare delle partenze, e a provare il volante. Non pensavo di emozionarmi così tanto. Quando entri a Fiorano, sai la storia che c’è in questo circuito, in questa azienda di Maranello. Sono sensazioni che non dimenticherò mai.”
Girare con la Ferrari SF71-H del 2018
“Guidare una macchina di tre anni fa è utile, non al 100%, ma comunque ti aiuta in tante cose. Per esempio cominciare a imparare come funziona il volante di una Ferrari di Formula 1, che è sempre diverso rispetto a quello della Renault o della McLaren. Mi devo abituare a premere i bottoni, e anche nel display ci sono tante cose diverse. Iniziare a parlare con l’ingegnere nuovo, Ricky, continuare a imparare i nomi. Ho fatto più di 100 giri, non è la macchina 2021, quindi ci sarà tanto lavoro da fare in Bahrain, ma è un buon inizio.”
La presenza del padre
“Quando stava arrivando il momento di prendere il biglietto aereo, sono andato da lui, ci siamo guardati e ho capito immediatamente che tutti e due volevamo che lui fosse qui. È una giornata molto importante per suo figlio. Lui voleva stare qui e io volevo che lui fosse qui. Dopo anni a lottare per raggiungere questo sogno, oggi è stata una giornata speciale per tutti e due, e l’abbiamo sfruttata tantissimo insieme.”
Sainz e i Tifosi Ferrari
“È un primo contatto positivo, spero che si siano divertiti a guardare la macchina girare. C’erano tanti tifosi, lì in strada, più di quelli che mi aspettavo. A fine giornata sono andato lì a salutarli e ringraziarli del supporto che mi hanno dato in questa giornata. Sono rimasti lì col freddo, alcuni sono stati lì per per tutta la giornata, dalle 8 della mattina alle 6 di sera. Quindi volevo ringraziarli. Ho anche visto un paio di striscioni con scritto ‘Smooth Operator’, ‘Vamos Carlos’, è stata un’emozione speciale. È un grandissimo onore per me gareggiare per i migliori tifosi del mondo, e sono impaziente di calarmi nell’abitacolo e correre insieme a tutti loro.”
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