Sergio Perez non nasconde la frustrazione dopo l’eliminazione nel Q2 dalle qualifiche del GP di Las Vegas di F1.
È un Sergio Perez decisamente costernato quello che parla con i media dopo le qualifiche del GP di Las Vegas di F1. Il pilota messicano manca ancora una volta il Q3, ma questa volta la colpa è da ricercare nella strategia Red Bull. Il team ha infatti deciso di farlo rientrare ai box con tre minuti ancora sul cronometro, difatti condannandolo ad una lenta discesa fuori dalla Top 10.
Le qualifiche del Gran Premio di Las Vegas hanno riservato non poche sorprese. Oltre l’incredibile pole position di Charles Leclerc, vero dominatore della Strip, ci sono state ben due eliminazioni eccellenti nel Q2. Parliamo di Lewis Hamilton e Sergio Perez, rispettivamente in undicesima e dodicesima posizione. Se l’inglese ha sofferto la mancanza di prestazione della W14, il messicano ha molto da recriminare ai box.
La vettura #11 della Red Bull è rientrata nel garage a tre minuti dalla fine, con la convinzione che gli altri non avrebbero migliorato abbastanza. “Era la nostra strategia sin dall’inizio – ha spiegato Sergio Perez ai microfoni di Sky – È un circuito nuovo e ci ha colti di sorpresa. È un qualcosa di cui dovremo discutere con la squadra e capire bene cosa sia successo“.
“Già nel Q1 eravamo stati fortunati ad evitare l’eliminazione… Quindi sì, ci sono molte cose da analizzare. In gara sarà interessante, tante cose possono succedere“.
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Christian Horner ha provato a spiegare, con la solita calma, la strategia del messicano: “È andato in pista un po’ prima degli altri, avevamo a disposizione solo tre set di gomme morbide. Per evitare di incappare nel traffico nell’ultimo giro, ha dovuto completarlo un po’ in anticipo e non è stato abbastanza“.
Grazie alla penalità che dovrà scontare Carlos Sainz, Sergio Perez potrà schierarsi all’11° posto in griglia per la gara di domenica.
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