Verstappen si dice pronto a lasciar guidare la sua Red Bull pur di confermare la sua teoria, e ha il supporto di Leclerc.
Il 2023 è stato l’anno del dominio di Verstappen. Una vera e propria sfida con sé stesso, nel tentativo di superare i propri limiti.
Ed è proprio di limiti che si parla.
Perché sì, la questione track limits all’olandese proprio non va giù. Esplosa in Austria, tornata di prepotenza in Qatar e verosimilmente in grado di decidere anche il prossimo GP di Austin.
“Molti dei nuovi tracciati hanno questo problema”, ha chiarito Verstappen durante il media day.
“Lo si nota soprattutto in Qualifica. Un pilota non può spingere al massimo e hai sempre il dubbio di aver superato la linea bianca. Arrivi in fondo e ti chiedi: ci sono riuscito?”
Come ricorderete, nello scorso GP del Qatar, Norris e Piastri si sono visti sottrarre una partenza in Top 3 solamente dopo le interviste di fine sessione. E l’olandese ha ora il timore di un nuovo “caso track limits” ad Austin.
“Credo che questo fine settimana sarà la stessa storia. Bisogna cambiare le cose”.
La teoria di Max e il supporto di Leclerc:
Quello dei limiti di pista è un tema molto caro a Max. Il fresco campione del mondo 2023, infatti, non ha mai sopportato di dover frenare il suo passo pur di non superare una linea bianca.
E proprio in quest’ottica, lancia una sfida ai suoi colleghi.
“Sono pronto a cedere il volante della mia Red Bull. Sono curioso di vedere se qualcuno sarà in grado di fare meglio di me”.
A supporto della personalissima battaglia di Max contro i track limits si è schierato anche Leclerc.
“Ho sempre preferito i classici cordoli. Sono un riferimento importante per noi e ovviamente li sentiamo sotto la macchina. Con la linea bianca… è impossibile vederla. Guidiamo talmente in basso che rendersi conto della nostra posizione è veramente difficile”.
“Come possiamo renderci conto se l’abbiamo superata per soli due centimetri?”, ha ribadito perplesso il monegasco.
“Con i cordoli è tutta un’altra storia”.
Seguici anche sui social: Telegram – Instagram – Facebook – Twitter