Sebastian Vettel commenta la convocazione richiesta dai commissari per aver infranto le procedure durante l’inno nazionale ungherese tenendo la maglietta a favore della comunità LGBT.
Non intende fermarsi nella sua battaglia a favore delle comunità LGBT Sebastian Vettel. Il tedesco è attualmente sotto investigazione dalla FIA per la sua scelta di indossare una maglia arcobaleno prima dell’inizio della gara, più precisamente durante l’inno nazionale ungherese. L’ex pilota di Ferrari, Red Bull e Toro Rosso si è infatti presentato in Ungheria con delle scarpe e il suo casco arcobaleno, criticando, insieme a Lewis Hamilton, le leggi del governo ungherese.
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Vettel rischia così una reprimenda insieme al suo compagno di squadra Lance Stroll, al Ferrarista Carlos Sainz e al pilota della Mercedes Valtteri Bottas.
non c’è altro da aggiungere, ha detto tutto Sebastian Vettel 🏳️🌈#HungarianGP #F1 pic.twitter.com/VvGvWWmyB7
— V || Περσεφόνη 🏳️🌈 (@ansiogenaaf) August 1, 2021
Ai microfoni di Sky Italia gli è stato fatto notare che è sotto investigazione per le procedure pre gara “We Race As One”. “Ah sì? E allora squalificatemi!” ha risposto Vettel che non teme conseguenze difendendo giustamente i diritti. Sono ben felice. Ho tenuto la maglietta [in copertina] durante l’inno nazionale in sostegno di quelle persone che soffrono in questa nazione perché alcuni fanno delle leggi in cui anziché difendere i bambini li minacciano e compromettono la loro crescita”. spiega Vettel.
“Sono ben felice di incassare qualsiasi penalità mi vogliano comminare.” conclude il pilota della Aston Martin, per nulla timoroso di incappare in penalità per le sue azioni corrette.
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