F1 | Robin Raikkonen impressiona papà Kimi al simulatore – VIDEO

A soli 8 anni, Robin Raikkonen ha avuto modo di testare il centro SIM di Maranello, con papà Kimi che ha affermato di essere rimasto impressionato dalla velocità del figlio

Baby Raikkonen va già forte in macchina. Lo testimonia papà Kimi, che ha avuto modo di trascorrere una splendida giornata insieme al figlio al centro SIM di Maranello, azienda specializzata nella creazione e personalizzazione di simulatori di guida. Il piccolo Robin, che ha già avviato la propria carriera nei kart, si è divertito a guidare diverse macchine nel virtuale sotto la guida attenta dell’ex Ferrari, che ha voluto condividere il video dell’esperienza su Instagram.

Robin Raikkonen SIM Maranello
Robin Raikkonen ha girato al centro SIM di Maranello © Reddit

Robin Raikkonen va già forte al simulatore

Lo scorso anno, il figlio di Kimi ha iniziato a compiere i primi passi nel mondo del motorsport, legandosi allo storico team italiano CRG Kart, che nel corso degli anni ha permesso a nomi di primissimo piano come Nico Rosberg, Lewis Hamilton e Max Verstappen di iniziare nel karting.

Robin si è fatto subito valere, conquistando subito un podio nella categoria Rotax Micro, gareggiando contro piloti molto più grandi ed esperti di lui, e cogliendo la prima vittoria lo scorso Maggio. Le sue imprese sono state condivise nel corso dei mesi sul profilo Instagram ”robincematias’‘, account co-gestito proprio da Kimi e Minttu.

Sempre sulla stessa pagina, poche ore fa, l’ultimo campione del mondo con la Ferrari ha condiviso il seguente video con la seguente didascalia: “Grande giornata con Robin al SIM Maranello”.


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”Robin ha apprezzato molto la sensazione di velocità reale data dal simulatore, e sicuramente è un buon allenamento per la prossima stagione. Anche io ho avuto modo di provare il simulatore e sono rimasto davvero impressionato dalla precisione e dalle sensazioni”.

Infine, Kimi ha ammesso di essere rimasto colpito della velocità del figlio, nonostante la giovanissima età: ”Ero ancora un po’ più veloce di lui ma non di molto. Il ragazzo è veloce“. 

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