Adrian Newey ha raccontato nel dettaglio il suo primo ed ultimo colloquio di lavoro della sua carriera in Formula 1, avvenuto nel 1980 con Harvey Postlethwaite per un posto in Fittipaldi Automotive
Molto prima di progettare la sua primissima monoposto di Formula 1, ovvero la March 881 del 1988, anche il più grande designer, di tutti i tempi, come tutti i comuni mortali, ha dovuto fare i conti con i colloqui di lavoro. Ospite del podcast Formula For Success, Newey ha raccontato nel dettaglio il suo primo ed ultimo colloquio di lavoro della sua carriera in Formula 1, avvenuto nel 1980 con Harvey Postlethwaite per un posto in Fittipaldi Automotive poco dopo la laurea.

I primi passi in Formula 1 grazie a Harvey Postlethwaite
”All’età di 10 anni ho iniziato a voler partecipare alle gare automobilistiche come progettista”, ha ricordato il britannico. “Facevo questi piccoli modellini Tamiya in scala e poi, dopo un po’, quando avevo circa 12 anni, mi sono stufato di fare i progetti degli altri. Ho iniziato a fare schizzi e a costruire i miei modelli con pezzi di alluminio piegato, fibra di vetro e così via. Questo ha cementato il tutto”.
“Quindi sono andato a scuola, sono stato espulso, ho frequentato un istituto tecnico locale, mi sono appassionato alle ragazze e alle moto. Avevo quasi perso la direzione, ma sono tornato indietro”.
”Poi sono andato all’università e ho studiato ingegneria aeronautica sulla base del fatto che gli aerei sono più vicini alle auto da corsa di qualsiasi altro tipo di disciplina. Scrivevo gli indirizzi delle squadre, tutte quelle che riuscivo a trovare”.
Dopo aver conseguito la laurea nel 1980 in ingegneria aeronautica e astronautica all’università di Southampton, Newey riuscì a muovere i primi passi in F1 grazie a Harvey Postlethwaite, ai tempi direttore tecnico di Fittipaldi Automotive, il quale progettò la storica F8 per poi passare in Ferrari nel 1981.
Il colloquio di lavoro del 1980
“Quando mi sono laureato, era il 1980, quindi ben prima di Internet”, racconta Newey. “In genere ricevevo la risposta “Non assumiamo persone senza esperienza. Onestamente, non sapevo cosa avrei fatto quando Harvey Postlethwaite, all’epoca alla Fittipaldi, mi telefonò e, mi disse che per fortuna ero dentro”.
”Mi disse: “Puoi venire a fare un colloquio?”, così partii in sella alla mia Ducati da Southampton per raggiungere Reading’. Mi sedetti in una piccola portineria e Harvey uscì dicendo: “Oh, hai una moto, che moto hai?
“Risposi che era una Ducati 900 SS, comprata con i soldi della nonna. I miei genitori erano molto arrabbiati perché avevo comprato quella moto, ma, comunque, ci siamo”.
Mi chiese di provarla e io risposi: “Sì, certo, accomodati!”. Andò in giro per la zona industriale, sparì per circa 15 minuti e tornò. Tornò, con un gran sorriso sulla faccia, si tolse il casco e mi disse: “Quando puoi iniziare?”. Quello fu l’unico colloquio della mia carriera!”.
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Grazie a quel colloquio, Newey iniziò a lavorare come capo aerodinamico sulla F8, per poi passare in March nel 1981. La prima vettura disegnata da zero dal progettista inglese fu invece la March 881 sette anni più tardi, che permise a Ivan Capelli di ottenere uno splendido secondo posto in Portogallo.
Nel 1990, con la March che divenne Leyton House, Newey fu promosso nel ruolo di direttore tecnico, e il suo talento fu immediatamente fiutato da Patrick Head, il quale decise di portarlo in Williams l’anno seguente. Proprio la FW14 fu la prima monoposto uscita dalla sua penna a laurearsi campione del mondo, con Adrian che è poi riuscito a conquistare altri undici titoli costruttori tra Williams, McLaren e Red Bull.
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