A seguito del clima avverso, la F1 non scenderà in pista nella giornata di sabato, un evento che ha fortemente condizionato il lavoro dei team. Ecco un’analisi di tutte le conseguenze per le squadre.
Il tifone Hagibis ha sconvolto il programma del Gran Premio del Giappone e conseguentemente il lavoro delle squadre.
La Federazione ha deciso di cancellare le sessioni previste per la giornata di sabato, eliminando definitivamente la terza sessione di prove libere e posticipando le qualifiche alla domenica mattina. analisi F1
L’assenza dell’ultima sessione di prove libere ha avuto diversi impatti sui team, dando anche una rappresentazione di come potrebbe essere il format del weekend concentrato in due giorni, una delle proposte al vaglio per il futuro.
Normalmente nelle FP1 i team raccolgono informazioni sulle performance di nuovi e vecchi componenti. Tuttavia, dovendo sfruttare le prove libere uno per affinare l’assetto così da compensare il tempo perso con la cancellazione delle FP3, i minuti a disposizione per i test aerodinamici sono stati ridotti.
George Russel ad esempio ha raccontato di come entrambi i piloti Williams abbiano provato le due ali anteriori, effettuando dei test incrociati:
“Abbiamo eseguito numerosi test aerodinamici. Nelle FP1 abbiamo smontato e rimontato le ali anteriori invertendole tra le due vetture, per raccogliere più informazioni, poiché avevamo sensori diversi su ognuna di loro. Dobbiamo ancora fare un’analisi completa poiché ci sono molti dati da raccogliere, ma i ragazzi hanno tutto il giorno domani per guardarli e capirci qualcosa!”.
Un venerdì senza sosta
Una sessione in meno di libere ha significato anche dei treni di gomme in più da usare nelle prime due prove, sfruttati dai team per effettuare dei run aggiuntivi. Di norma le squadre al venerdì provano il passo gara e al sabato la qualifica. Tuttavia, i tempi ristretti hanno spinto ingegneri, meccanici e piloti a trascorrere quanto più tempo fosse possibile in pista, per provare entrambe le condizioni. Il lavoro è stato ancora più frenetico per il fatto che le squadre abbiano dovuto spingere più del solito. Le FP2 infatti potrebbero determinare la griglia di partenza in caso di cancellazione delle qualifiche anche domenica mattina.
Robert Kubica ha così riassunto il tutto:
“Oggi è stato un giorno molto impegnativo dal momento che hanno posticipato le qualifiche fino a domenica a causa dei rischi legati al meteo. Abbiamo dovuto concentrare nelle sessioni odierne più runs e usare più gomme, come tutti gli altri, perciò è stata una giornata più intensa e varia del solito. Non sappiamo ancora che tempo farà domenica, perciò abbiamo adattato il nostro programma del venerdì aggiungendo dei brevi run con poca benzina, per segnare un buon tempo nel caso le qualifiche venissero cancellate”.
Quante variabili in vista della gara! analisi F1
Infine, con i dati raccolti nelle FP2, normalmente durante la notte le squadre affinano l’assetto così da poterlo verificare un’ultima volta nelle FP3. L’assenza delle FP3 prima delle qualifiche getta molti dubbi sulle scelte di set-up prese in seguito alle prove libere. Aumentano così le variabili in vista della gara. Le possibili sorprese gerarchiche per il Gran Premio diventano ancora più probabili considerando che il tifone che si abbatterà su Suzuka nella giornata di sabato laverà via tutta la gommatura in traiettoria. Cambieranno quindi completamente le condizioni della pista per domenica rispetto a venerdì. Con il circuito che andrà gommandosi, vi sarà una rapida evoluzione della pista durante qualifiche, la gara e persino tra le due sessioni.
Dave Robson, senior race engineer di Williams, ha rilasciato delle dichiarazioni da cui si percepiscono delle preoccupazioni a riguardo:
“L’arrivo anticipato del tifone Hagibis e la conseguente cancellazione preventiva delle sessioni di sabato ha significato che oggi fosse più impegnativo del normale. I team hanno potuto usare oggi le gomme che normalmente sono destinate per le FP3. Inoltre, avendo la FIA chiarito chiarito che la classifica delle FP2 verrà usata per stabilire la griglia di partenza nel caso le qualifiche di mattina venissero cancellate., le squadre hanno fatto un ulteriore sforzo per andare più veloci di quanto normalmente facciano al venerdì. Abbiamo alcune direzioni precise per il set-up su cui lavorare durante la notte. Tuttavia, la prestazione delle vetture domenica dipenderà esattamente dalle condizioni del circuito e dal risultante comportamento delle gomme”.
Il pazzo meteo giapponese quindi potrebbe avere ulteriori ripercussioni sull’esito del Gran Premio più di quanto non abbia già fatto. analisi F1
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