Analisi Tecnica F1 | GP Azerbaijan – Ferrari utilizza un’ala posteriore a basso carico

In vista del GP dell’Azerbaijan Ferrari prova una nuova ala posteriore a basso carico, scopriamola in questa analisi tecnica.

 Matttia Binotto f1-75 Carlos Sainz Ferrari ala posteriore basso carico GP Azerbaijan Charles Leclerc
Nuova ala posteriore a basso carico Ferrari – Credits: Albert Fabrega

Le FP2 del GP dell’Azerbaijan hanno visto l’esordio dell’ala posteriore Ferrari a basso carico per la prima volta in questa stagione 2022. Dopo essere scesi in pista nelle FP1 con la ormai consueta specifica vista nei precedenti GP., il team di Maranello ha preferito un assetto più scarico.

Analisi della nuova specifica

 Matttia Binotto f1-75 Carlos Sainz Ferrari ala posteriore basso carico GP Azerbaijan Charles Leclerc
Flow-viz sulla nuova ala posteriore Ferrari – Credits: Albert Fabrega

Il circuito di Baku è un tracciato cittadino atipico. Infatti, presenta dei tratti molto veloci, come il lungo rettilineo, che si alternano a tratti guidati, come il secondo settore. Trovare il corretto bilanciamento aerodinamico e meccanico è quindi molto complesso e richiede dei compromessi. Complice il lungo rettilineo è preferibile un assetto scarico ma, questo, penalizza il tratto guidato con i caratteristici stop&go del circuito azero. Gli assetti e le scelte aerodinamiche per Baku non rappresentato in assoluto le soluzioni più scariche che, invece, saranno utilizzate a Monza.


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L’ala posteriore Ferrari presenta un main plain piatto lungo l’asse longitudinale con il flap mobile ridotto in corda. Differentemente da quanto visto con Red Bull ed in linea con l’altra specifica utilizzata da Ferrari, quest’ala ha un raggio di curvatura pronunciato tra zona superiore ed endplate. Il sostegno dell’ala è formato da un pilone doppio con un’escursione verticale praticamente nulla nella zona centrale del main plain. Grazie a questo la drag viene ridotta e non sono presenti vortici di grande intensità indesiderati nella zona superiore dell’ala. Inoltre, durante le FP2 Ferrari ha utilizzato la vernice flow-viz per visualizzare l’andamento del flusso d’aria incidente sull’ala e come questo aderisce alle superfici.


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