In occasione del Prize giving 2022 svoltosi ieri a Bologna, Ben Sulayem, presidente FIA, ha risposto in merito alla polemica sollevata da Horner per il caos al termine del GP del Giappone.
Il Gran Premio del Giappone di quest’anno ha suscitato una notevole costernazione non solo tra i tifosi, ma anche tra i team e i piloti. Dopo la breve gara sotto la pioggia a Suzuka, si pensava che sarebbe stata assegnata solo la metà dei punti, negando a Verstappen il suo secondo titolo mondiale. Tuttavia, la FIA ha assegnato tutti i punti al termine della gara. Verstappen non sapeva se avesse vinto o meno il mondiale nella cooling room dopo la gara. In occasione del FIA Prize giving tenutosi ieri a Bologna, Christian Horner non ha perso tempo per lanciare una frecciatina alla federazione, seguita da una pronta risposta del presidente Ben Sulayem.
Ben sulayem risponde a Horner sulla polemica in Giappone
“Una cosa che ha detto sul Giappone, ovvero che è stato controverso. No. La FIA è stata incolpata per i punti, ma la FIA non ha fatto le regole. Sono stati i team a stabilire le regole e noi le abbiamo applicate”, ha risposto il presidente della FIA a quanto detto da Horner. Inoltre, alla consegna del trofeo costruttori, l’ex pilota rally ha scherzato con Horner dicendogli che il premio non sarebbe stato incluso nel budget cap.
Quanto visto al termine del GP del Giappone è stato effettivamente parecchio controverso. Nessuno, compreso Verstappen, ha saputo per diverso tempo l’esito finale del gran premio, nonchè se avesse vinto il mondiale. Soltanto nel retro podio, all’olandese è stata comunicata la decisione finale, con grande stupore ed incredulità dello stesso, che ha a più riprese chiesto se stessero scherzando.
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Prima che Sulayem potesse concludere il discorso, Stefano Domenicali lo ha interromtto dicendo: “Ok ragazzi, restiamo concentrati”. Infine, Sulayem si è congratulato con Horner per la vittoria del campionato costruttori di Red Bull. Un curioso botta e risposta dunque tra i due, che tuttavia non ha lasciato polemiche grazie all’intervento del CEO della Formula 1.
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