Carlos Sainz ha rivissuto i momenti migliori e più complicati della sua stagione, conclusa al settimo posto in classifica piloti ma firmando l’unica vittoria non Red Bull quest’anno
Dopo aver toccato l’apice della sua carriera finora con la fantastica prova di forza a Singapore, Carlos Sainz ha concluso la stagione 2023 ritrovandosi ad ingoiare due bocconi amarissimi. Il primo è arrivato nei primissimi minuti del GP di Las Vegas, subendo un pesantissimo incidente ad oltre 300 km/h su uno dei tombini del nuovissimo circuito cittadino. Il secondo è invece arrivato nell’ultima tappa di Abu Dhabi, con lo spagnolo fuori in Q1 e fuori dai punti in gara.

Sainz, il miglior momento del 2023 dopo la pausa estiva
Dopo aver già mostrato una solida prestazione nell’ultimo GP prima della pausa estiva a Zandvoort, il madrileno è tornato dalle vacanze in uno stato di forma impressionante, conquistando una strepitosa pole position a Monza, e lottando per gran parte della gara contro le due Red Bull.
Il vero exploit è arrivato a Singapore, gran premio nel quale Carlos è riuscito finalmente a convertire la pole del Sabato in vittoria, centrando il suo secondo successo alla guida del cavallino nonchè della carriera.
Intervistato da AS, lo spagnolo ha rivissuto quel periodo: ”Il momento di cui sono più orgoglioso quest’anno? Le due pole position consecutive, la vittoria, e l’aver trovato nella seconda parte della stagione quella costanza che forse era mancata all’inizio”.
Il peggior momento
Come accennato in precedenza, Sainz ha perso l’opportunità di lottare per il quarto posto nel mondiale (per quanto possa contare) principalmente a causa degli ultimi due sfortunati weekend.
In realtà, però, il numero 55 ha identificato il pre-stagione come uno dei momenti più complicati da digerire: ”L’inizio, senza dubbio, il test in Bahrain. Aver visto così presto, dai primi tre run che abbiamo fatto nei test, che la macchina fosse complicata e che ci spaventasse. Non capivamo bene cosa stava succedendo e cosa ci mancava rispetto alla Red Bull”.
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”E poi, come nelle gare, in Australia (penalizzato per il contatto con Alonso nell’ultima ripartenza) e a Las Vegas (penalizzato per aver cambiato la batteria, costretto dall’incidente sul tombino. Non sono mai stato così frustrato e arrabbiato con questo sport come in quelle due gare”.
Dopo l’incidente di Las Vegas, infatti, la FIA ha deciso di non fare alcuno sconto al ferrarista, penalizzandolo con 10 posizioni in griglia per aver ecceduto il limite massimo di componenti sostituibili, nonostante il pilota non avesse avuto alcuna colpa. Sainz è poi riuscito a rimontare fino al sesto posto in gara, ma il rammarico per non aver potuto lottare per la vittoria è rimasto.
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