Carlos Sainz ha ripercorso i primi tre anni come pilota Ferrari e ha spiegato cosa significa correre con un team così prestigioso come il cavallino, sottolineando l’amore incondizionato dei tifosi per la scuderia di Maranello.
Carlos Sainz ha ripercorso i primi tre anni come pilota Ferrari e ha spiegato cosa significa correre con un team così prestigioso come il cavallino, sottolineando l’amore incondizionato dei tifosi per la scuderia di Maranello. Nonostante la sua avventura non sia partita come desiderato, complice soprattutto delle monoposto non competitive, Sainz si ritiene comunque orgoglioso di poter vestire la casacca rossa ogni weekend.
Sainz spiega cosa significa essere pilota Ferrari ed essere amato da migliaia di tifosi
“Sono molto, molto orgoglioso”, afferma lo spagnolo in un’intervista concessa al sito web della F1. “Soprattutto di essere arrivato in una squadra come la Ferrari, vestendo di rosso ogni weekend. Non lo do per scontato, perché so quanto sia difficile e quanto abbia significato. Quanto mi è costato arrivare qui, quanto ho dovuto sacrificare e impegnarmi per questo”.
“Ma ora sto anche cercando di divertirmi il più possibile, di vivere il mio sogno e allo stesso tempo di rimanere concentrato e di migliorare. Cerco sempre di migliorare come pilota e di essere un uomo migliore”.
L’avventura di Carlos in Ferrari era partita nel migliore dei modi, chiudendo il mondiale davanti a Leclerc, nonostante la SF21 non sia stata sicuramente una monoposto vincente. Nel 2022, invece, non aiutato da una F1-75 che si adattava maggiormente allo stile di guida di Leclerc, lo spagnolo ha faticato nel reggere il passo del compagno di squadra.
Quest’anno, invece, la rivalità interna sembra essere abbastanza alla pari. Il numero 55 si trova infatti dietro di soli 7 punti rispetto a Charles, venendo sorpassato proprio nell’ultimo weekend in Belgio.
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“La Ferrari è un posto fantastico dove stare”, aggiunge Sainz. ”Ogni circuito in cui vai hai i tifosi, hai più supporto di qualsiasi altro pilota.Ogni gara sembra quasi una gara di casa per la quantità di supporto che ricevi da tutti i tifosi Ferrari nel mondo”.
“È vero che è anche impegnativo. È una squadra molto esigente dal punto di vista mentale perché c’è più pressione intorno. Abbiamo molti sponsor e molti eventi a cui partecipare”.
”Credo che sia necessario essere all’apice della carriera per impegnarsi a fondo come pilota della Ferrari. Credo di essere in quella fase. Sono ancora molto giovane ma allo stesso tempo esperto. Sto sfruttando al massimo questo momento”.
Nonostante i soli 28 anni, infatti, Carlos è già diventato un veterano nel paddock. Il pilota di Madrid debuttò infatti nell’ormai lontano 2015 con la Toro Rosso, ed il prossimo anno si appresterà ad iniziare il decimo anno in Formula 1.
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