Charles Leclerc ha lodato il lavoro svolto da Frederic Vasseur nella prima metà di stagione in Ferrari, lanciando delle frecciatine alla vecchia gestione Binotto, che ha lasciato ancora strascichi dopo la separazione a fine 2022.
Charles Leclerc ha lodato il lavoro svolto da Frederic Vasseur nella prima metà di stagione in Ferrari, lanciando delle frecciatine alla vecchia gestione Binotto, che ha lasciato ancora strascichi dopo la separazione a fine 2022. Abbiamo ancora tutti negli occhi il famoso ditino puntato dall’ex team principal del cavallino nei confronti del monegasco dopo la gara di Silverstone, mentre Vasseur è riuscito a tenere ben saldo il gruppo nonostante un 2023 deludente.
Leclerc incensa Vasseur e scarica Binotto: la vecchia gestione Ferrari lascia ancora strascichi
“Fred mi conosce da molto, molto tempo”, ha affermato Leclerc a The Race. “Quindi, in un certo senso, non ci sono state sorprese, perché sapevo esattamente cosa aspettarmi quando Fred è arrivato. E sapevo quanto è bravo”.
“Ognuno è diverso. Con Fred c’è sempre stato un legame speciale, in passato e anche adesso. È molto bravo a motivarti quando ne hai bisogno e a calmarti quando ne hai bisogno. E con me è sempre stato molto, molto diretto”.
Se Leclerc è arrivato a coronare il sogno di correre per il cavallino, in gran parte deve concedere i meriti proprio a Frederic Vasseur, il quale ha creduto fin lui sin dall’inizio, lanciandolo in Formula 1 nel 2018 con Alfa Romeo.
Il giovanissimo pilota monegasco era reduce da un trionfo in Formula 2, dopo aver conquistato anche il titolo in Formula 3 l’anno precedente. Un exploit che lo ha portato in tempi rapidissimi nella massima categoria, approdando poi alla corte di Maranello nel 2019 dopo un anno di ”apprendistato” a Hinwil.
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Dopo aver tessuto le lodi del manager francese, il monegasco ha lanciato una frecciatina implicita, ma forse nemmeno tanto, nei confronti della vecchia gestione Binotto: “È esattamente quello di cui ho bisogno. Una persona che mi rimprovera quando non vado bene e una persona che mi dice che sto andando bene”.
”Sembra una cosa molto semplice, ma quando arrivi in Formula 1 e sei un pilota Ferrari, non ci sono molte persone così oneste ed è difficile trovare questo tipo di persone. Questo mi è stato di grande aiuto”.
La differenza sostanziale tra Binotto e Vasseur è che il primo ha sempre avuto una visione di gara e del team più ”da ingegnere”, avendo ricoperto anche il ruolo di direttore tecnico nel quadriennio. Al contrario, invece, il francese è un vero e proprio uomo di corse, con esperienza decennale di successo come team principal anche nelle categorie minori.
Leclerc valuta il contributo apportato da Vasseur nei primi mesi di lavoro in Ferrari
“È stato molto difficile commentare i primi mesi, perché è una squadra così grande che ci vuole un po’ di tempo per abituarsi a tutte le persone, per capire come funziona la Ferrari, perché è molto diversa da qualsiasi altra squadra”.
“Ma non appena si è trovato a suo agio con la squadra, è andata benissimo. Come ho detto più volte, credo che la più grande forza di Fred sia quella di tirare fuori il massimo da tutti in fabbrica. E quando dico tutti, sono proprio tutti”.
“Questo fa davvero la differenza. In una squadra di Formula 1, siamo in tanti, tantissimi. E quando si è bravi come Fred ad estrarre il massimo da ogni singola persona, questo fa una grande differenza. Naturalmente, ad inizio anno, si è trovato con una vettura un po’ difficile da gestire. Ci vuole tempo per tornare ai massimi livelli. Ma non ho dubbi che torneremo lì con Fred”, conclude il ferrarista.
Nonostante un 2023 deludente e al di sotto delle aspettative, sarebbe ingeneroso attribuire colpe al manager di Draveil, arrivato in Ferrari con il progetto della SF23 già varato dal team di Mattia Binotto. La prossima stagione sarà invece il primo grande progetto portato avanti da Vasseur, e sicuramente non sarà esente da critiche, qualora ci sarà da criticare.
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