F1 | Leclerc si racconta in “Discovered”: il sogno rosso divenuto realtà

Charles Leclerc ha reiterato ancora una volta tutto il suo amore per il cavallino in ‘Discovered’, la nuova serie a tema Ferrari realizzata e trasmessa da Sky Sport

Charles Leclerc e Ferrari, una stupenda storia d’amore nata ormai otto anni fa, più precisamente nel Marzo del 2016, quando il monegasco entrò a far parte dell’Academy del team di Maranello, per poi diventare pilota ufficiale in Formula 1 a partire dal 2019. Nonostante nei suoi primi cinque anni alla guida della rossa non sia ancora arrivato il tanto sognato titolo mondiale, il suo amore per il cavallino non è scemato nemmeno per un secondo, con Charles che ha deciso di legarsi a vita alla scuderia proprio poche settimane fa.

Leclerc Discovered Ferrari
Leclerc si racconta in “Discovered”: il sogno di vestire Ferrari divenuto realtà © Sky Sport

Leclerc, da sempre legato a Ferrari

”Fin da quando mi sono appassionato alla F1, nella mia testa c’è sempre stata la macchina rossa”, afferma Charles nella terza puntata di ”Discovered”, il nuovo documentario realizzato da Sky Sport su Ferrari e diviso in sei parti.

”Fuardavo il GP di Monaco a 3/4 anni, quando ero molto piccolo, con il mio amico di allora che aveva un appartamento lì. Giocavamo con le macchinine, e mi ricordo che giocavo con la macchina rossa e ovviamente cercavo la macchina rossa in pista. Allora non sapevo che si chiamasse Ferrari, ma è sempre stata la macchina rossa, da sempre”.

“Ricordo molto bene la prima volta che sono venuto a Maranello. Avevo appena finito un test di kart, e c’era Jules Bianchi che venne a prendermi in pista. Andai con lui, lo seguii sperando di poter entrare, ma purtroppo non me lo permisero. Aspettai Jules in macchina per due ore, sognando cosa ci sarebbe stato dietro quella porta che mi era stata chiusa”.

“Ricordo di aver sognato abbastanza. Vedevo gente vestita di rosso entrare in GES, e a quell’età sognavo cosa poteva succedere lì dentro. Ora è più facile entrare ma ricordo anche la prima volta che l’ho fatto, non riuscivo a fare una visita completa, Maurizio Arrivabene mi chiamò per una visita e io ero stressato come mai in vita mia”.


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”Mi chiamò nel suo ufficio e parlammo del mio futuro, e dopo questo incontro firmai con la FDA. Era la fine del 2015, e dopo questo entrai a far parte della famiglia Ferrari”.

Proseguendo con la video-intervista, il monegasco si è soffermato sull’immenso amore ricevuto dai tifosi negli anni, che lo hanno sempre eletto come colui che riuscirà a spezzare la maledizione, riportando il titolo mondiale a Maranello: ”Quando sei un pilota ferrari, è davvero importante avere il sostegno dei tifosi”.

”Ogni volta che sono a Monza, a Imola, e vedo quanta gente c’è in pista e quanti chilometri hanno fatto per essere lì, quanta passione c’è nei loro occhi… ti dà una bella spinta. Cosa rappresento per i tifosi? Questa è una domanda molto difficile. Quello che sento dal supporto e dalla passione è tanto”.

”Ho provato entrambe le cose. Prima ero un tifoso e amavo la Ferrari e sognavo di essere qui. Ora sono dall’altra parte e amo ancora la Ferrari come l’amavo prima di arrivare in F1, ma ora la guido, quindi devo lasciare da parte le emozioni”.

”So di essere fortunato ad essere sostenuto ovunque vada, e questo per me è importantissimo. Ci sono piloti che non guardano a questo aspetto, ma mentirei se dicessi che non mi interessa, perché non è vero”.

Nonostante l’arrivo di Lewis Hamilton, che guiderà per la rossa dal 2025, il supporto nei confronti di Leclerc non verrà di certo meno, con il monegasco che, proprio poche settimane fa, ha rinnovato il proprio contratto almeno per altre tre stagioni, dimostrando ancora una volta (se mai ce ne fosse stato bisogno) il suo amore incondizionato per la Ferrari.

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