Il team principal della Red Bull Christian Horner ha svelato il mistero dietro al team radio nei confronti di Sergio Perez al termine delle qualifiche del Venerdì, con il messicano tornato finalmente in Q3 dopo sei gare.
Il team principal della Red Bull Christian Horner ha svelato il mistero dietro al team radio nei confronti di Sergio Perez al termine delle qualifiche del Venerdì, con il messicano tornato finalmente in Q3 dopo ben sei gare. Alla base di questo curioso siparietto tra i due ci sarebbe stata una scommessa lanciata dal manager britannico, il quale non avrebbe più rivolo la parola a Checo in caso di mancata qualificazione tra i primi cinque.
Svelato il mistero dietro alla provocazione via radio di Horner nei confronti di Perez nelle qualifiche di Spa
“Adesso mi parlerai”, ha risposto Perez dopo i complimenti via radio da parte di Horner dopo la terza posizione nelle qualifiche di Spa.
Grazie alla penalità del compagno di squadra Max Verstappen, inoltre, il messicano ha guadagnato una posizione in griglia nel GP di domenica, scattando in prima fila affianco a Charles Leclerc.
Il team principal del team di Milton Keynes ha poi spiegato il perchè della risposta del messicano: “Gli ho detto che non gli avrei parlato e che gli avrei schiacciato una certa parte del corpo se non fosse arrivato tra i primi tre. Sembra che abbia funzionato. Immagino che dovrò riprovarci a Zandvoort“.
Nella conferenza stampa post gran premio, è arrivata anche la conferma da parte del pilota di Guadalajara: “Era uno scherzo. È venuto prima delle qualifiche e mi ha detto: ‘Se non sarai tra i primi tre, non ti parlerò per il resto del weekend’. Alla fine ha continuato a parlarmi”.
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Dopo essere stato costretto al ritiro nella sprint race a causa del contatto con Lewis Hamilton, il messicano ha avuto finalmente la propria rivincita in gara, terminando in seconda posizione e comandando per quasi metà gara.
Checo non ha potuto poi nulla contro lo strapotere di Max Verstappen. L’olandese, infatti, dopo aver passato Hamilton e Leclerc e poco dopo aver effettuato la prima sosta, ha ricucito in fretta il gap con il compagno di squadra.
Il numero 1 lo ha poi sverniciato sul rettilineo del Kemmel, senza alcuna possibilità di replica. Una gara comunque positiva per lui, nonostante i 22 secondi di ritardo accusati sul traguardo.
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