Con i test in Formula 1 sempre più ridotti all’osso, Fernando Alonso ha proposto delle soluzioni per permettere ai piloti di arrivare maggiormente preparati ad inizio stagione
C’erano una volta i test in Formula 1, ci verrebbe da dire. Fino anche solo a una decina d’anni fa, i test pre stagionali rappresentavano il primo vero banco prova importante per le scuderie per testare efficacemente la bontà dei rispettivi progetti, con anche oltre dieci giorni concessi per effettuare le più disparate prove e comparazioni. Tutto ciò è cambiato dal 2021, con squadre e piloti che hanno solamente tre giorni a dispozione per preparare un’intera stagione.
Solo tre giorni di test: la collera di Alonso
“Abbiamo una sessione di test molto limitato in Bahrain”, ha esordito il due volte campione del mondo in un’intervista concessa a Motorsport.
”Ho pensato tutto l’inverno a questo, a quanto sia ingiusto avere solo un giorno e mezzo per preparare un campionato del mondo. Non c’è nessun altro sport al mondo, con tutti i soldi coinvolti e con tutto il marketing e le cose buone che si dicono sulla Formula 1 e sull’essere sempre più vicini ai fan, dove questo accade”.
“Non capisco perché non andare in Bahrain per quattro giorni, che potrebbero essere due e due per i piloti. Se si passa a tre, che non è un numero pari, che è un numero dispari, non si può dividere tra i piloti. E non so perché non andiamo con due macchine, dato che siamo già in Bahrain e corriamo la settimana successiva”.
Se da un lato avere pochi giorni di prove permette alle scuderie di abbattere sensibilmente i costi, dall’altro finisce per danneggiare inevitabilmente i piloti, soprattutto gli esordienti, che si ritrovano di fatto ad esordire in Formula 1 con solo un giorno e mezzo di test in pista effettivi.
Tutto ciò rappresenta un paradosso, considerando che quest’anno andrà in scena il mondiale di Formula 1 più lungo di sempre, con i team che si ritroveranno a viaggiare da una parte all’altra del mondo anche a distanza di pochi giorni e per ben 24 volte, alla faccia della sostenibilità.
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Alonso non è il solo ad aver acceso una spia d’allarme, con anche George Russell si è unito all’appello lanciato dallo spagnolo: “Personalmente, non credo che tre giorni siano sufficienti, perché dal punto di vista dei piloti si tratta di un giorno e mezzo per ogni ognuno”.
“Riuscireste a immaginare Rafael Nadal che passa 12 settimane senza colpire una palla e poi va direttamente agli Open di Francia con un giorno e mezzo di allenamento? Non sarebbe mai successo. Capisco e riconosco il motivo per cui lo facciamo. Penso che tre giorni con due macchine sarebbero probabilmente un buon punto di partenza”.
Come già noto, i test si svolgeranno ancora una volta sul circuito di Sakhir in Bahrain, che sarà anche teatro del primo gran premio della stagione tra poco meno di due settimane. Tutto è pronto per la nuova stagione, ma, forse, avere l’opportunità di arrivarci leggermente più preparati sarebbe gradito.
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