L’apparente tensione tra Helmut Marko e Christian Horner emersa negli ultimi giorni non sembrerebbe toccare granché Max Verstappen, il quale, se dovesse scegliere, preferirebbe prendere le parti del consulente austriaco.
L’apparente tensione tra Helmut Marko e Christian Horner emersa negli ultimi giorni non sembrerebbe toccare granché Max Verstappen, il quale, se dovesse scegliere, preferirebbe prendere le parti del consulente austriaco. Marko è stato infatti uno dei principali artefici del successo dell’olandese in Formula 1, avendolo gettato nella mischia a soli 17 anni, ed avendolo promosso poco più di un anno più tardi in Red Bull, retrocedendo Kvyat in Toro Rosso.
Braccio di ferro tra Horner e Marko: Verstappen si schiera con l’austriaco
“È nell’interesse della Red Bull risolvere queste tensioni il più in fretta possibile, perché la squadra ne risente”, ha dichiarato Ralf Schumacher a Sky Deutschland. ”Horner farebbe bene a non mettere ulteriore pressione a Marko. Il legame tra Helmut e Verstappen non può essere sottovalutato. Max non tollererebbe l’uscita di scena di Helmut e piuttosto preferirebbe fare a meno di Horner”.
Chiara dunque la posizione del tre volte campione del mondo, il quale farebbe carte false pur di continuare a lavorare insieme all’austriaco. Negli ultimi giorni, inoltre, hanno iniziato a circolare voci secondo le quali Horner vorrebbe liberarsi del collega, con quest’ultimo che ha risposto duramente alla televisione austriaca.
“Le voci su un mio imminente addio? Non idea da dove vengano. Non c’è nessun vertice, ho un contratto fino alla fine dell’anno prossimo. Quando e come smetterò, quando sarà finita, lo deciderò io e non, ad esempio, il signor Horner”.
Marko l’anello di congiunzione nello scacchiere Red Bull
“Il dottor Marko è sempre stato l’anello di congiunzione tra Salisburgo, gli interessi della squadra e quelli di Dietrich Mateschitz”, aggiunge Schumacher. ”Horner è stato assunto da Marko, ma non senza polemiche a Salisburgo”.
”Non possiamo dimenticare che l’azionista thailandese ha interessi leggermente diversi. A quanto pare, Horner è più orientato verso la Thailandia in questo momento perché ha avuto una vita difficile a Salisburgo”.
Un altro dei punti di scontro tra i due dirigenti sarebbe legato da AlphaTauri. Secondo Schumacher, infatti, il team principal, in seguito alla morte di Mateschitz, avrebbe preferito non continuare a puntare sullo Junior Team, a differenza di Marko, che ha voluto invece onorare le volontà dell’ex patron Red Bull.
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“Di fronte al fatto che l’AlphaTauri dovesse continuare per forza la sua avventura in F1, Horner ha cercato dunque di avere più voce in capitolo possibile, piazzando un suo fedele al timone (Peter Bayer, ex segretario generale della FIA), con l’obiettivo di rendere la scuderia il più appetibile possibile a livello di risultati per arrivare nel prossimo futuro alla vendita del team”.
La visione del britannico è quindi improntata più ad un aspetto puramente commerciale, nel tentativo di vendere un futuro la scuderia. Marko, al contrario, ritiene AlphaTauri un polo strategico dal punto di vista sportivo, per la crescita e lo sviluppo dei giovani piloti del vivaio Red Bull.
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