Dalla Germania arriva un’indiscrezione clamorosa sul caso Horner: il manager di Leamington Spa sarebbe prossimo alla separazione con Red Bull
Nonostante la proprietà thailandese avesse confermato Horner nel proprio ruolo, l’indiscrezione arrivata pochi minuti fa ha del clamoroso. Secondo quanto riportato da Ralf Bach, colui che per primo insieme al De Telegraaf aveva fatto emerge lo scandalo a sfondo sessuale, il manager di Leamington Spa sarebbe infatti prossimo alla separazione con Red Bull, e la tappa di Jeddah potrebbe essere stata l’ultima al timone della scuderia anglo-austriaca.

Fino a poche ore fa, l’unico sulla graticola sembrava essere Helmut Marko, messo sotto investigazione dalla squadra in quanto ritenuto il principale responsabile della fuga di notizie delle ultime settimane.
Tuttavia, l’austriaco non solo ha smentito la cosa, ma ha anche confermato la propria presenza in Australia in seguito ad un colloquio avuto con il CEO Oliver Mintzlaff nella giornata di ieri proprio nel paddock di Jeddah.
Invece, come per il più classico dei colpi di scena, a fare le valigie adesso sembrerebbe proprio Christian Horner, che fino ad ora ha sempre goduto del sostegno dalla famiglia Yoovidhya, proprietaria al 51% del colosso di bibite energetiche austriaco.
Supporto avuto almeno finora, in quanto, stando all’articolo pubblicato da F1-insider, ”gli azionisti di maggioranza thailandesi vogliono ora seguire il consiglio della minoranza austriaca della Red Bull GmbH’‘, con tre motivi differenti che avrebbero spinto Yoovidhya a cambiare idea.
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Il primo riguarderebbe il mercato statunitense, polo importantissimo per Red Bull in ottica 2026, considerando la partnership stretta con Ford sulla divisione Powertrains.
Sarebbero infatti aumentati a dismisura gli appelli al boicottaggio da parte di influenti attivisti per i diritti delle donne contro Red Bull, indignate dal modo in cui la squadra sta gestendo l’intera vicenda.
In secondo luogo, i thailandesi temono una possibile azione legale da parte della vittima, che sarebbe stata sospesa gli scorsi giorni, con un eventuale appello alla giustizia ordinaria che farebbe venire a galla l’intera vicenda pubblicamente.
Il terzo motivo, seppur surreale, riguarderebbe la famosa rock band U2: il fratello della dipendente Red Bull sarebbe infatti il genero del noto chitarrista ”The Edge”, e il gruppo starebbe pensando di pubblicare una canzone dal titolo “Don’t be horny, be Christian”, proprio a sostegno della donna.
Una vicenda che ha sempre più del surreale e dai mille capovolgimenti di fronte, alla quale si spera possa essere messo presto un punto.
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Invece di pensare ai manager perchè non guardiamo bene se ci sono diavolerie strane in RedBull, è troppo superiore e oggi con la tecnologia si può fare di tutto