Daniel Ricciardo è tornato sul licenziamento subito nel 2022, quando un’insoddisfatta McLaren prese la decisione di non rinnovare il contratto dell’australiano, preferendogli il giovane connazionale Oscar Piastri.
Daniel Ricciardo è tornato sul licenziamento subito nel 2021, quando un’insoddisfatta McLaren prese la decisione di non rinnovare il contratto dell’australiano, preferendogli il giovane connazionale Oscar Piastri, arrivato in rampa di lancio dalla Formula 2. Tuttavia, l’aver detto addio alla massima categoria lo scorso dicembre ha paradossalmente giovato al prolungamento di carriera di Daniel, il quale è tornato in macchina in estate grazie al sedile liberato da De Vries in AlphaTauri.
Ricciardo torna a parlare del licenziamento in McLaren dello scorso anno
“Non è mai il modo in cui si vuole concludere qualcosa”, ha dichiarato Ricciardo nel corso di un’intervista concessa a Goodwood. “Ovviamente non ci sono stati i risultati. Sono un tipo abbastanza tranquillo. Mi sono trovato bene con la squadra e non ho litigato con nessuno, ma tutto si basa sulle prestazioni. Diciamo che il lato commerciale non ha funzionato”.
“All’epoca, il licenziamento è stato un po’ una dura realtà. Ma a fine stagione, quando sono tornato a casa per Natale, ho pensato: ‘Ok, probabilmente non aiuta la mia reputazione’, ma a quel punto non mi importava più. È stata una benedizione sotto mentite spoglie”.
È un Ricciardo a cuore aperto quello che si è confessato poco tempo fa, ammettendo di non aver ben digerito la notizia del licenziamento ma di averla presa con filosofia. Dopo un biennio molto difficile, le strade tra McLaren e l’australiano hanno preso direzioni diverse, con Daniel che ha preferito prendersi un periodo di stop, per riflettere e valutare sul proprio futuro.
“Avevo bisogno di allontanarmi per un po’, per ritrovare me stesso e il mio amore per questo sport”, aggiunge Ricciardo. Non credo che finire il contratto quest’anno mi avrebbe fatto bene. In un certo senso li ringrazio per aver preso questa decisione, perché eravamo in una situazione un po’ difficile. Non sono sicuro che saremmo riusciti ad uscirne”.
Ricciardo si gioca tutto in AlphaTauri per sognare il ritorno in Red Bull
Archiviata la pratica McLaren, Ricciardo è ora concentratissimo sul presente, intenzionato a sfruttare l’opportunità AlphaTauri per fare il grande ritorno alla casa madre Red Bull. Tuttavia, il nativo di Perth dovrà recuperare a pieno il vecchio smalto, e non solo a causa della frattura subita a Zandvoort.
“Sento davvero di aver perso un po’ della mia tecnica, dei miei punti di forza. Mi sembrava che, quando le cose non funzionavano, dovessi buttarle via. Poi provavo altre cose ma non funzionavano. Allora la mia fiducia scendeva”.
“Ho pensato che forse non fossi più in grado di farlo, punto. Molte cose sono andate perse lungo la strada e quando sono tornato al simulatore Red Bull, ho capito che non ero una persona molto sicura di sé. In un certo senso è stato un sollievo per me, vedere che non stavo operando al livello che pensavo. In un certo senso ha giustificato alcune delle mie prestazioni”.
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“Non è una giustificazione perché le prestazioni non sono state buone, ma mi è stato chiaro che non stavo lavorando al 100%. Avrei dovuto essere in grado di capirlo. Non ci sono riuscito. Però è stata una sorta di archiviazione per me che mi ero perso un po’, ma sapevo che avrei potuto riscoprirmi e tornare a essere me stesso”.
Con molta probabilità, la gara in Qatar sarà l’ultimo weekend di forfait obbligato per Ricciardo. Salvo imprevisti, l’australiano dovrebbe essere pronto a tornare in macchina in vista di Austin, e ricominciare nuovamente a riscrivere la propria storia in F1.
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