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F1 | Manifestanti contro il cambiamento climatico bloccano Zandvoort: già diversi gli arresti

Dieci manifestanti schierati contro il cambiamento climatico sono stati arrestati dalla polizia olandese per aver occupato abusivamente le vie d’accesso del circuito di Zandvoort, nonostante i ripetuti inviti a protestare altrove.

Dieci manifestanti schierati contro il cambiamento climatico sono stati arrestati dalla polizia olandese per aver occupato abusivamente le vie d’accesso del circuito di Zandvoort, nonostante i ripetuti inviti a protestare altrove. Gli organizzatori avevano infatti dedicato loro una speciale area ai protestanti per manifestare il loro messaggio civilmente, ma questi ultimi hanno preferito sedersi all’ingresso del circuito, ostacolando il passaggio agli addetti ai lavori.

Manifestanti cambiamento climatico Zandvoort
Arrestati dieci manifestanti contro il cambiamento climatico a Zandvoort © F1

Arrestati dieci manifestanti contro il cambiamento climatico a Zandvoort

Nella giornata di ieri, un gruppo di manifestanti appartenenti al gruppo Extinction Rebellion, movimento volto a combattere il cambiamento climatico, ha tentato di sabotare lo svolgimento dei lavori a Zandvoort, con il circuito olandese che si prepara ad ospitare il gran premio di Formula 1 questo weekend.

L’obiettivo di tale gruppo era quello di evidenziare i problemi del cambiamento climatico attraverso mezzi di protesta non violenti, per costringere il governo olandese ad emanare delle leggi che aiutino ad eliminare completamente le emissioni di gas serra entro il 2025.

Tra gli slogan in primo piano si legge ”basta finanziare la clisi crimatica”, accusando quindi la Formula 1 di pensare puramente al business e poco alla questione ambientale.


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La protesta però non è andata secondo i piani, in quanto la polizia olandese, dopo i ripetuti inviti a protestare altrove, ha deciso di agire, arrestando i dieci manifestanti coinvolti. Gli organizzatori avevano infatti dedicato un’area apposita ai membri di Exctinction Rebellion per far valere le loro ragioni. Questi ultimi, però, hanno preferito sedersi in mezzo all’ingresso principale del circuito.

La notizia ha creato parecchio scalpore sui social. In molti hanno infatti difeso l’iniziativa dei manifestanti, supportando la loro causa. Altri, invece, hanno accusato il gruppo di creare problemi inutili, disturbando il lavoro del personale addetto ai preparativi per il weekend in pista.

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