Dopo aver ammesso di aver evaso il fisco inglese per una cifra vicina ai 400 milioni di sterline, è arrivata la condanna da parte del tribunale di Southwark Crown Court per Bernie Ecclestone.
Dopo aver ammesso di aver evaso il fisco inglese per una cifra vicina ai 400 milioni di sterline, Bernie Ecclestone è stato condannato dal tribunale di Southwark Crown Court a scontare 17 mesi di reclusione. Tuttavia, la condanna ha ricevuto una sospensione di 2 anni con condizionale. Ciò significa che l’ex patron della Formula 1 potrebbe riuscire a evitare il carcere, qualora non commetterà ulteriori reati fiscali nel lasso di tempo stabilito.
Ecclestone riceve una condanna 17 mesi di carcere per evasione fiscale
Dopo aver negato l’accusa di frode fiscale e non essersi presentato in tribunale lo scorso Novembre, Bernie Ecclestone, che compirà 93 anni il 28 Ottobre, è stato ufficialmente condannato a scontare 17 mesi di reclusione con la condizionale.
L’accusa risale al 7 Luglio 2015, quando Il magnate inglese aveva omesso di dichiarare un conto bancario a Singapore contenente circa 650 milioni di dollari americani, equivalente a circa 400 milioni di sterline all’epoca.
Nel mese di luglio dello scorso anno, inoltre, il Crown Prosecution Service “ha autorizzato l’imputazione di Bernard Charles Ecclestone per frode con falsa rappresentazione, a seguito di un’indagine dell’HMRC”, ovvero il dipartimento non ministeriale del governo britannico responsabile della riscossione delle imposte.
Ecclestone si è invece presentato questa mattina al tribunale di Southwark Crown Court, accompagnato dalla terza moglie Fabiana Flosi per dichiararsi colpevole. Secondo le ultime indiscrezioni, l’ex patron della Formula 1 avrebbe raggiunto un accordo per pagare all’HMRC oltre 600 milioni di sterline per coprire 18 anni esercizi fiscali.
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In aggiunta, il procuratore Richard Wright KC ha dichiarato che: “Il signor Ecclestone non era del tutto chiaro su come fosse strutturata la proprietà dei conti in questione. Pertanto, non sapeva se fosse responsabile di imposte, interessi o sanzioni in relazione agli importi che passavano attraverso i conti”.
“Il signor Ecclestone riconosce di aver sbagliato a rispondere alle domande che ha fatto, perché correva il rischio che l’HMRC non continuasse a indagare sui suoi affari. Ora accetta che alcune tasse sono dovute in relazione a tali questioni”.
Secondo Simon York, invece, direttore del Fraud Investigation Service dell’HMRC, l’accusa contro Ecclestone “fa seguito a un’indagine penale complessa e di portata mondiale”.
“L’accusa penale riguarda i debiti fiscali previsti derivanti da oltre 400 milioni di sterline di attività offshore che sono state nascoste all’HMRC. L’HMRC è dalla parte dei contribuenti onesti, e adotterà provvedimenti severi ogniqualvolta sospetterà una frode fiscale. Il nostro messaggio è chiaro: nessuno è al di fuori della nostra portata”.
Per il momento, Formula 1 ha deciso di non commentare sulla vicenda.
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