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F1 | Come è riuscita Red Bull a mettersi al riparo da brutte sorprese sul budget cap?

Dopo mesi di rumors e la penalità subita lo scorso anno per aver ecceduto il budget cap della stagione 2021 Red Bull è risultata regolare ai controlli finanziari relativi alla passata stagione, proprio grazie all’enorme gap costruito sui rivali.

Dopo mesi di rumors e la penalità subita lo scorso anno per aver ecceduto il budget cap della stagione 2021 Red Bull è risultata regolare ai controlli finanziari relativi alla passata stagione, proprio grazie all’enorme gap costruito sui rivali. I tecnici del team austriaco hanno infatti potuto prendersi il lusso di investire il minimo indispensabile per lo sviluppo della RB18 dello scorso anno, uscendo praticamente illesa dalla riduzione del 10% in meno da poter utilizzare in galleria quest’anno.

Red Bull budget cap RB18
Lo strapotere della RB18 ha permesso a Red Bull di risparmiare sul budget cap © Getty Images

Lo strapotere della RB18 ha permesso a Red Bull di risparmiare sul budget cap

Nel 2022, Max Verstappen riuscì a laurearsi campione del mondo già nel weekend di Suzuka, terminando poi la stagione con l’incredibile record di 15 gare vinte nell’arco di un singolo campionato. Red Bull conquistò invece il quinto titolo della propria storia il GP successivo ad Austin, a dimostrazione di una stagione largamente dominata dal team di Milton Keynes.

Prima del verdetto finale sull’esito dei controlli in merito al budget cap 2022, erano iniziati a circolare rumors secondo i quali Red Bull avrebbe nuovamente infranto il tetto, il che avrebbe scatenato il caos, considerando la sanzione già ricevuta lo scorso Ottobre. 

Il team principal Christian Horner ha però sempre mostrato una certa tranquillità, affermando di aver revisionato minuziosamente ogni voce del regolamento finanziario, e di non temere alcuna sanzione. E così poi infatti è stato, con la FIA che ha attestato la regolarità di tutte e 10 le scuderie partecipanti.

Dopo un iniziale testa a testa con la F1-75, la vettura austriaca ha sbaragliato la concorrenza, mettendo in ghiaccio entrambi i titoli praticamente a metà stagione. Ciò ha permesso ai tecnici di ridurre drasticamente i costi, mantenendo comunque il gap rispetto agli inseguitori.


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Forti della già super competitiva RB18, gli austriaci hanno poi portato in pista quest’anno una vettura sostanzialmente simile a quella passata, semplicemente affinata e perfezionata in alcune aree specifiche.  Ad esempio, la RB19 monta lo stesso cambio della scorsa stagione ed ha mantenuto lo stesso telaio, modificato solamente in termini di riduzione del peso.

Tra le migliorie apportate, invece, troviamo la modifica alle prese d’aria laterali della RB19 introdotto in Ungheria, e le due versioni del fondo introdotte tra Singapore e Suzuka, con anche un nuovo profilo del bordo laterale. Proprio tale modifica sarebbe stata introdotta in ottica 2024, secondo quanto riportato da RacingNews365.

L’enorme vantaggio tecnico degli austriaci ha permesso dunque loro di creare un vero e proprio sistema per mettersi al riparo da brutte sorprese sul lato finanziario. È presumibile dunque pensare che i tecnici abbiano deciso di investire il minimo delle risorse anche sulla RB19, per concentrarsi già sul progetto RB20 con largo anticipo.

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