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F1 | Verstappen, non c’è due senza tre: arriva un’altra penalità al termine del GP del Messico

Dopo le due penalità subite per il doppio episodio al limite con Lando Norris, i commissari hanno sanzionato ulteriormente Max Verstappen al termine del GP del Messico.

Come si suol dire, non c’è due senza tre. Dopo le due penalità subite per il doppio contatto al limite con Lando Norris nei primi giri, i commissari hanno sanzionato ulteriormente Max Verstappen al termine del GP del Messico. 

Verstappen penalità GP Messico
Verstappen, non c’è due senza tre: arriva un’altra penalità al termine del GP del Messico © motorsport

Una domenica assolutamente da dimenticare al più presto per il fuoriclasse olandese, che con i 20 secondi cumulativi (dieci per aver spinto Norris fuori pista e altri dieci per aver tratto vantaggio in curva 7) scontati al pitstop si è ritrovato a tagliare il traguardo solamente in sesta posizione, perdendo punti importanti in ottica iridata nei confronti del pilota McLaren.

Anche due punti sulla superlicenza per Verstappen

Per il primo episodio in curva 4, il tre volte campione del mondo era stato punito inizialmente soltanto con una penalità cronometrica. Tuttavia, terminata la corsa, i commissari hanno rettificato la decisione aggiungendo anche due punti di penalità sulla sua superlicenza.

Con l’ulteriore stangata subita, Verstappen si ritrova ora con sei punti accumulati nell’arco degli ultimi dodici mesi, ma con ancora sei gettoni a disposizione prima di incappare in un race ban come accaduto a Kevin Magnussen in quel di Baku.

“Onestamente 20 secondi sono tanti, ma non mi metterò a piangere e non condividerò nemmeno la mia opinione”, ha spiegato il fuoriclasse olandese a fine gara, commentando la stangata ricevuta.

“Il problema più grande che ho avuto è che oggi è stata una giornata negativa in termini di ritmo di gara. Questo è stato evidente sia con le gomme medie che con le dure”.

“Ho solo pensato che la (penalità) in curva 4 fosse un po’ più un punto interrogativo. In curva 7 è stata quella che è stata”, ha poi aggiunto

“Onestamente, queste due cose non sono un mio problema. Il problema è che siamo troppo lenti, ed è per questo che vengo messo in quelle posizioni. Questo è il mio problema”.

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