Dalla lotta con Red Bull a centro gruppo, l’Aston Martin fa come i gamberi e Lando Norris ironizza sugli aggiornamenti dopo il sorpasso di Austin.
La parabola decrescente di Aston Martin, nonostante gli aggiornamenti, ha provocato l’ilarità di Lando Norris dopo il weekend in quel di Austin.
Dalla pausa estiva al GP texano il team di Lawrence Stroll ha ottenuto 40 punti (19 dei quali arrivati grazie al podio di Alonso in Olanda). Un magro bottino se si considera l’entusiasmante avvio di stagione, nel quale la scuderia britannica era la maggior deputata a creare alcuni grattacapi al dominio Red Bull.
Tolto il weekend di Zandvoort, i punti accumulati dalla Aston Martin nelle ultime cinque gare si riducono a 21. A fronte del cammino “a gambero” della squadra di Alonso e Stroll, si pone l’ascesa della McLaren. Il ruolino di marcia degli uomini di Andrea Stella è assolutamente inverso rispetto all’Aston: dopo un inizio da fanalino di coda, il team di Woking ha saputo rimboccarsi le maniche, ottenendo 139 punti dal rientro dalle vacanze estive.
Il duro lavoro ripaga e la McLaren, proprio nel weekend di Austin, ha completato la rimonta, almeno per quanto riguarda il raffronto con l’Aston Martin. Il mondiale costruttori vede infatti ora la McLaren al quarto posto, davanti ai connazionali della “verdona” di 6 lunghezze.
A seguito del risultato conseguito nel fine settimana texano, Lando Norris ha osservato con sferzante ironia le prestazioni degli avversari: “Hanno reso la vettura sempre più lenta ad ogni aggiornamento”.
“Ad inizio stagione erano in lotta con la Red Bull, non so dove siano finiti – ha detto Norris nel post-gara – ma nelle qualifiche del venerdì erano in Q1 ed hanno fatto fatica.”
“Non conosco i loro problemi”, ha proseguito il pilota inglese, “ma nella prima parte di campionato hanno fatto molti punti. Nella seconda metà invece hanno faticato”. Il percorso contrario è stato compiuto proprio dal team di Norris: “La nostra parabola è inversa. Guardiamo dove siamo ora e dove invece eravamo a marzo: in Bahrain eravamo lontani interi secondi dalla pole position. In gara ho fatto sei soste ed avevo già perduto il motore.”
Il confronto con la McLaren di inizio stagione è difficile da credere anche per il #4: “Guardiamo a dove siamo ora. A marzo questo obiettivo sembrava irrealistico ed invece ce la giochiamo contro una Red Bull ed una Mercedes.“
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