Alex Albon, al suo secondo anno con la Williams in F1, vuole restare con i piedi per terra: “Abbiamo un chiaro obiettivo, ma la strada è lunga”.
La passata stagione ha visto la Williams fare dei piccoli passi avanti in quanto a competitività. La scuderia di Grove, pur terminando il campionato all’ultimo posto della classifica costruttori, ha dimostrato di poter lottare con costanza per la zona punti, nonostante i consistenti miglioramenti di rivali come Haas e Alfa Romeo. La nona posizione di Albon al GP di Miami e quella di De Vries a Monza possono essere la base da cui ripartire per il 2023.
Le prospettive per la prossima stagione sono buone, ma Alex Albon è consapevole dell’importanza che avrà lo sviluppo della vettura: “Io e Logan [Sargeant] dovremo lavorare insieme, c’è tanta strada da fare. Per lui è una nuova esperienza e, diciamo così, di esperienza ne ha certamente meno di me“.
“È un mese che lavoriamo al simulatore e stiamo facendo progressi. La cosa principale è che i nostri feedback sono simili, entrambi vogliamo migliorare la macchina nelle stesse aree. Ci stiamo lavorando. Dobbiamo essere aperti ed onesti sulla nostra posizione e sul come andranno le cose in Bahrein.”
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Albon non vuole quindi sbilanciarsi sulle possibilità della scuderia nella prossima stagione. Per quanto la sensazione sia di essere in una posizione migliore, i dati raccolti al simulatore hanno sempre bisogno del riscontro in pista, specialmente in relazione ai miglioramenti dei rivali.
Per quanto riguarda le aree su cui si è lavorato in vista del 2023, Albon ha aggiunto: “C’erano chiari punti deboli nella vettura. Non erano problemi che riguardavano soltanto me, ma anche Nicky [Latifi] e Logan, quando ha guidato la macchina dell’anno scorso. C’erano dei punti deboli piuttosto evidenti, come il bloccaggio dell’anteriore alle basse velocità. È un qualcosa che stiamo cercando di capire e risolvere.”
“In queste aree c’è un obiettivo comune per migliorare la vettura. Gli obiettivi sono piuttosto chiari.” Riferendosi anche al nuovo compagno di scuderia, Logan Sargeant, Albon ha poi concluso: “Logan, anche l’anno scorso, ha avuto un feedback simile. Conosce i problemi della vettura, il feeling della macchina. Riesce a capire dove la macchina deve essere più veloce. Quindi tutti sono coinvolti nello sviluppo e nel tentativo di risolvere i punti deboli che avevamo.”
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