F1 | Ali flessibili: come fanno a muoversi e quali vantaggi portano? – TECH

Uno degli argomenti più discussi è quello delle ali flessibili, che possono provvedere anche a diversi vantaggi prestazionali.

Il tema delle ali flessibili è presente all’interno del paddock di F1 da diverso tempo e le squadre sono sempre alla ricerca della massima efficienza per questa soluzione. Ma come fanno a muoversi queste ali mentre sono in pista e come fanno le squadre a limitarne il movimento? Vediamo insieme in questo articolo quali sono i vantaggi delle ali flessibili e perché tutti cercano questo effetto.

vantaggi ali flessibili
La ricerca delle prestazioni passa anche per la flessione delle ali – Crediti: F1ingenerale

Il regolamento tecnico della F1 è piuttosto chiaro, infatti, nella sezione dedicata alle superfici alari, specifica che non è possibile avere alcun elemento mobile sulle vetture. Questi, secondo le regole FIA, devono essere montati rigidamente i loro supporti senza alcun movimento. Ovviamente questa limitazione esclude il DRS che è l’unico sistema mobile consentito sull’aerodinamica delle monoposto.

Tuttavia, le squadre sono sempre alla ricerca di scappatoie regolamentari per ottenere vantaggi prestazionali. Negli anni sono emerse diverse squadre con questa particolare flessione, specialmente all’anteriore, che permetteva loro di “volare” in determinate condizioni. Per limitare questi movimenti illeciti, la FIA ha emanato a fine agosto del 2023 la TD018, una nuova normativa che voleva porre fine alla flessione delle superfici alari.


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Come si muovono le ali?

L’obiettivo dell’organo regolatore è quello di limitare i movimenti delle parti più lontane dal musetto delle monoposto. Infatti, se osserviamo la costruzione delle ali di F1, possiamo notare come i flap superiori siano praticamente “tagliati” in due da una lamina di metallo. Flap che fino al bracket più esterno sono “liberi” di muoversi per eventuali correzioni di incidenza. Proprio questa sezione è una delle incriminate dalla FIA per l’eccessiva escursione durante la marcia. Escursione che avviene in senso verticale sotto l’azione del carico aerodinamico. Infatti, all’aumentare della velocità, queste componenti sono soggette ad una sempre più maggiore forza che le spinge verso il basso, causandone un abbassamento.

Questo comporta dei vantaggi in termini prestazionali non indifferenti, in quanto si riduce il loro impatto con l’aria incidente. Riducendo la superficie frontale che deve “oltrepassare” l’aria, le vetture guadagnano molto in efficienza aerodinamica, riducendo il loro Drag. Uno spostamento che ritorna a zero una volta che il carico impresso decresce assieme alla velocità. Ricordiamo che il carico aerodinamico è direttamente proporzionale al quadrato della velocità e quando la vettura rallenta, questo “crolla”.


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Come fanno i team a rendere flessibili le ali?

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Tecniche dei materiali e disposizione delle fibre alla base della flessione delle ali – Crediti: F1ingenerale.com

Le ricerche dietro queste componenti sono infinite e passano principalmente per la scelta dei materiali e la loro struttura. Essendo realizzate in materiale composito, nello specifico carbonio, queste sono sottoposte a diverse prove per verificarne la rigidità e l’eventuale flessione.

Essendo un materiale che non gode di una densità costante, i tecnici responsabili dei compositi determinano tramite simulazioni FEM, quali sono le aree più sollecitate. Successivamente, insieme agli aerodinamici vi è un confronto su quali sono le zone da rendere “più morbide” per far si che i flap si abbassino sotto il carico. Una scelta che, se fruttuosa, porta alla determinazione finale del numero di pelli e disposizione delle stesse per realizzare i flap. 

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