Fernando Alonso ha raccontato come nella sua carriera sia stato molto vicino ad unirsi al team Red Bull.
Quello tra Fernando Alonso e Red Bull è un matrimonio che non è mai accaduto, ma che, in passato, è stato molto vicino a concretizzarsi.
Lo spagnolo ha corso per molti team nella sua carriera. L’esordio con Minardi, i titoli con Renault e poi McLaren, di nuovo Renault, Ferrari, ancora McLaren, Alpine ed infine Aston Martin.
Qualcuno direbbe una carriera di scelte sbagliate, che lo ha portato a vincere meno di quello che, forse, avrebbe meritato.
Alonso fu ad un passo da Red Bull
Durante il podcast F1 Beyond The Grid, a Fernando Alonso è stato chiesto se avesse il rimpianto di non aver scelto la Red Bull, soprattutto visto il dominio dal 2010 al 2014.
“Non ci ho mai pensato troppo. Né in quegli anni né ora”, ha spiegato il pilota spagnolo. “Non rimpiango mai nulla. So che alcune decisioni nella tua carriera in F1 possono influire molto su quello che puoi o non puoi ottenere.”
“Quando si prende una decisione, credo la si prenda con il massimo impegno e pensando che sia quella migliore. Nessuno ha la sfera di cristallo per sapere cosa succederà in futuro.”
“Nel 2008 ho avuto alcuni momenti in cui ho pensato di poter entrare in Red Bull”, ha continuato Alonso. “Uno è stato quando ho lasciato la McLaren alla fine del 2007. Dopo quella stagione, ho incontrato Adrian [Newey] e Christian [Horner] all’aeroporto di Heathrow per una riunione.”
“Poi il 2008 è stato l’anno in cui sono stato più vicino. Me lo ricordo perfettamente, eravamo in un parcheggio dell’aeroporto di Spa, il piccolo aeroporto in cima alla collina. Eravamo in quel parcheggio, seduti sui sedili posteriori, a parlare di questa possibilità.”
“In quel momento ero molto vicino alla Ferrari. Se non fosse successo nel 2009, sarebbe successo sicuramente nel 2010. Siamo andati in quella strada e loro hanno preso Sebastian che era in BMW in quel momento.”
Il paragone con Hamilton
“È facile dirlo ora”, ha concluso lo spagnolo. “Nel 2008 la Red Bull aveva credo un solo podio ed era un’azienda di bevande energetiche. Grande squadra, grandi membri del team, ma penso che prevedere che avrebbero vinto sette o otto campionati nel decennio successivo non fosse del tutto scontato”.
“Quando Lewis è passato dalla McLaren alla Mercedes, nel 2013, ci sono state molte critiche: ‘Perché hai cambiato la McLaren per una Mercedes che fino ad allora aveva ottenuto solo uno o due podi?’. Ora è un sette volte campione del mondo”.
“Lo stesso vale per la Ferrari. Non si sa cosa riuscirà a fare Lewis l’anno prossimo. Se la Ferrari fa bene e vince un campionato, è una grande mossa. Se la Mercedes fa bene e vince il campionato, è una mossa sbagliata. Come si fa a prevederlo?”
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