Formula 1

F1 Amarcord | Quelle volte che… il campione del mondo ha guidato la vettura che non ha vinto il titolo costruttori: 1958

Il 2024 non è stato certamente il primo mondiale in cui il campione del mondo non ha guidato la vettura che ha vinto il titolo costruttori. Con la nostra rubrica invernale,  ripercorreremo tutte le annate in cui si è verificata tale discrepanza, partendo dal mondiale di F1 1958.

Max Verstappen è definitivamente entrato nell’Olimpo dei più grandi della storia della Formula 1. Con la conquista del quarto titolo, si attesta ora sullo stesso piano di Alain Prost e Sebastian Vettel. Davanti a sé ha i soli Michael Schumacher e Lewis Hamilton con 7 titoli e Juan Manuel Fangio a quota 5. La Red Bull ha però dovuto abdicare alla McLaren nella classifica costruttori. Così, per la dodicesima volta nella storia, il campione del mondo di F1 non era alla guida della vettura che conquistato il titolo costruttori: la prima volta è infatti accaduta molti anni fa, addirittura nel 1958.

F1 1958
I protagonisti del mondiale F1 1958: la Ferrari di Mike Hawthorn conduce davanti alla Vanwall Stirling Moss – Credit: Motorsport-Magazine

Quello del 2024 è stato però davvero il mondiale di Max Verstappen. L’inizio lasciava presagire a una cavalcata simile a quella andata in scena l’anno precedente. Dopo le prime gare dominate, però, la Red Bull ha subito dovuto fronteggiare una crisi tecnica che non si è praticamente mai risolta fino al termine della stagione.

Fatto sta che alla sesta gara, quella di Miami, la McLaren ha portato un pacchetto di aggiornamenti che ha messo le ali alla vettura di Woking. Così, la MCL38 è diventata mediamente la vettura migliore del lotto fino alla fine della stagione.

Poi, sul finire del mondiale, grazie ad un ottimo lavoro di team e piloti, è venuta fuori la Ferrari. Così, mentre i due team storici si sono giocati il titolo costruttori fino all’ultima curva di Abu Dhabi, in un duello che sapeva molto di déjà-vu, Max Verstappen ha difeso con i denti e con le unghie la leadership del campionato piloti, andando anche oltre il limite di quanto concesso.

Le difficoltà della Red Bull non hanno impedito a Super Max di vincere nove gare e conquistare il suo quarto titolo mondiale in quel di Las Vegas, con due gare d’anticipo. La scuderia anglo-austriaca si è però chiamata fuori dalla lotta per il titolo costruttori, dove è giunta soltanto terza.

Come molti sanno, il mondiale di Formula 1 ha visto la luce nel 1950 ma, per i primi otto anni, è stato assegnato soltanto il mondiale piloti. La Coppa Internazionale per Costruttori, com’era inizialmente chiamata, è stata istituita invece nel 1958. Nel 2024, per la dodicesima volta, il pilota laureatosi campione del mondo non ha guidato la vettura che alla fine dell’anno si è portata a casa il titolo costruttori.

Anzi, c’è un unico precedente di un campione del mondo membro di un costruttore che è addirittura giunto terzo in classifica. Ripercorriamo dunque tutte le undici annate in cui si è verificata una discrepanza fra i due titoli. Mondiali caratterizzati da battaglie avvincenti, lotte interne tra piloti dello stesso team e, purtroppo, anche tragici eventi che hanno spesso colpito la Formula 1 ai suoi primordi.

Mondiale 1958 – Gioie e dolori in casa Ferrari

Ebbene sì, già alla prima edizione in cui si assegna il titolo costruttori c’è discordanza tra la vettura che raggiungerà il titolo costruttori e quella condotta dal campione del mondo. Siamo nell’epoca in cui ogni casa può presentarsi ai nastri di partenza con più di due vetture. Il sistema di punteggio assegna 8 punti al vincitore della gara, 6 al secondo, 4 al terzo, 3 al quarto, 2 al quinto e 1 punto per l’autore del giro più veloce.

Inoltre, il regolamento della nuova Coppa Costruttori permette solo al pilota che ottiene il miglior piazzamento in un gran premio per ciascun costruttore di far segnare punti in classifica. In quella stagione, le vetture migliori sono la Ferrari e la Vanwall.

La Vanwall è una compagine inglese relativamente giovane. È stata fondata solo 4 anni prima da Tony Vandervell e produce in casa sia il telaio che il motore. In pochi anni, il team è arrivato ai vertici della Formula 1. Nel 1958, i piloti di punta sono a loro volta inglesi e rispondono ai nomi di Stirling Moss, Toni Brooks e Stuart Lewis-Evans.

Stirling Moss alla guida della Vanwall durante il GP del Marocco. Nel 1958, la scuderia inglese ha conquistato il primo titolo costruttori della storia della F1 – Credit: Moss Archive

Per la Scuderia è un anno a dir poco tragico. Sono infatti deceduti Luigi Musso a Reims, durante il GP di Francia, e Peter Collins al Nurburgring Nordschleife, nel corso del GP di Germania. Così, Mike Hawthorn è rimasto l’unico cavallo su cui puntare.

Con la vittoria di Tony Brooks a Monza, la Vanwall ha conquistato matematicamente il mondiale costruttori con una gara d’anticipo. Con le cinque vittorie finora conquistate, due con Moss e tre con Brooks, il discorso titolo è dunque chiuso.

Nella graduatoria piloti, invece, Hawthorn conduce davanti a Moss. Il ferrarista ha dalla sua una sola vittoria in stagione, ma i numerosi secondi posti gli permettono di arrivare in testa all’ultimo round, l’unico GP del Marocco della storia. Il secondo posto è proprio ciò che basta al ferrarista per laurearsi campione del mondo.

Il campione del mondo 1958 di F1, Mike Hawthorn, alla guida della sua Ferrari – Credit: Ferrari

A Casablanca, Moss fa il suo dovere e vince la quarta gara del 1958. Hawthorn, però, giunge alle sue spalle, grazie anche all’aiuto dell’altro ferrarista, Phil Hill, che lo lascia passare a poche tornate dalla fine. Così, l’anno orribile della Ferrari si conclude quantomeno con la conquista del mondiale piloti. Stirling Moss deve invece accontentarsi di uno dei tanti secondi posti mondiali della sua carriera.

Proprio la corsa marocchina lascerà degli strascichi irreversibili sulla Vanwall. Infatti, la rottura del motore a poche tornate dalla fine ha provocato importanti ustioni sul corpo di Stuart Lewis-Evans. Trasportato a Londra, il pilota inglese perirà sei giorni dopo. Inoltre, le condizioni di salute di Tony Vandervell, già provato dalla morte del suo pilota, si aggravano e il fondatore decide così per il clamoroso ritiro dalle corse.

La Vanwall è dunque a suo modo entrata nella storia della Formula 1. Infatti, nonostante il suo breve periodo di esistenza,  la casa inglese ha conquistato il primo titolo costruttori della storia.

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[Credit immagine di copertina: Central Press/Hulton Archive/Getty Images]

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