Analizziamo inseme il percorso svolto dalla scuderia inglese dopo la prima parte di stagione. La scuderia di Woking di certo non si aspettava un salto di qualità simile dopo le diverse stagioni in cui ha lottato a stento per la zona punti. Analisi metà stagione McLaren
Bilancio stagionale
L’anno scorso il team guidato da Zak Brawn aveva aspettative altissime: il ritorno sul podio, grandi risultati con il nuovo motore, lottare di nuovo stabilmente per le zone alte della classifica… Così non è stato, infatti Fernando deluso dagli scarsi risultati è andato via. Ecco che inizia la rinascita McLaren: avendo imparato dagli errori commessi nel 2018 e avendo capito che il problema non era solo un motore poco performante, la stagione inizia con più realismo. La scuderia infatti memore degli scarsi risultati fa un bagno di umiltà e senza pretese enormi si approccia ai test. Ma rimane decisamente sorpresa ottenendo già ottimi risultati con entrambi i piloti che chiudono nelle posizioni di vertice nelle varie giornate. Il trend si confermerà positivo anche nelle successive gare, a riconferma che il progetto della MCL34 è davvero valido. Analisi metà stagione McLaren
Nei primi 3 appuntamenti del campionato però la fiducia nel progetto vacilla dato che una sola volta il team va a punti. Ma da Baku la storia cambia, il team riesce a trovare il modo migliore per schierare in griglia la monoposto e così iniziano ad arrivare i risultati. Dal Gp azero, Carlos Sainz inizia ad andare a punti costantemente con un unico stop, in Canada dove arriva undicesimo. Norris da parte sua raccoglie ottimi risultati per un rookie, ma inferiori al compagno di squadra. La squadra comunque sembra competitiva su tutte le piste, da Montecarlo all’Austria. Il confronto con il 2018 è impietoso. A metà stagione la squadra ha raccolto 20 punti in più di quanti ne ha conquistati nell’intera stagione 2018. Analisi metà stagione McLaren
Carlos Sainz e Lando Norris – Foto: McLaren
L’anno scorso, il miglior risultato raccolto dalla McLaren è stato un quinto posto in Australia, il resto della stagione è stato un semplice arrivare a punti. Quest’anno invece la crescita è stata esponenziale: Sainz ha raccolto tre sesti posti e due quinti nelle ultime due gare, ma anche Norris ha ottenuto due sesti posti. Segnali che la scuderia lavora bene anzi benissimo, infatti si candida a conquistare il quarto posto tra i costruttori. I due piloti stanno ripagano in pieno la scommessa di Zak, che sebbene sia rimasto deluso dal precedente debuttante Vandoorne, anche nel 2019 non ha esitato a riprovarci.
Ora a guidare la scuderia verso la parte alta della classifica ci sono: Sainz che è a pochi punti dal quinto posto in classifica piloti e Norris che sta dimostrando una velocità inimmaginabile in qualifica. Lo spagnolo da parte sua dimostra una capacità eccellente di gestire la gara con un passo spesso formidabile e un consumo delle gomme ridotto in tutti i gp. In qualifica soffre il compagno di squadra. Norris infatti si sta dimostrando formidabile sul giro da qualifica, andando spesso a battere un pilota con molta più esperienza come Sainz. L’inglese cresciuto nel vivaio Mclaren sta mostrando un gran manico, frutto del gran lavoro suo e della collaborazione con team e compagno di scuderia. Analisi metà stagione McLaren
Movimenti di mercato
Il team sembra aver trovato la quadra. Ha riconfermato i piloti anche per il 2020, già nel 2019 ha avuto importanti innesti a livello tecnico con Seidl e James Kay. Il primo ha riportato ordine in una scuderia caduta nel caos, il secondo è stato capace di mettere in pista una monoposto ultracompetitiva tanto da guadagnarsi, al momento, il quarto posto.nella classifica costruttori. Che sia il 2019 l’inizio della ripresa? Si sa che quando Alonso va via la squadra torna a volare. Ora la squadra fa affidamento su Sainz che a quanto pare è uomo team sia con gli.ingegneri sia con il compagno di squadra, che abbiano finalmente trovato lo spagnolo giusto? Analisi metà stagione McLaren
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