F1 | Analisi Tecnica – Circuiti da alto e basso carico: cosa si intende e come distinguerli

Molto spesso in F1 abbiamo sentito palare di circuiti di alto e basso carico. Ma cosa si intende realmente e quali sono le differenze tra i due?

Nel corso della stagione di F1 appena conclusa abbiamo visto le vetture comportarsi in modo diverso a seconda della pista su cui si correva. Allo stesso modo le simulazioni di passo gara hanno evidenziato come alcune vetture fossero a proprio agio su di una pista ed in difficoltà sull’altra. A cosa è dovuto questo comportamento? Analizziamo, in questo articolo, le principali differenze tra i circuiti da alto e basso carico.


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Cosa si intende per “deportanza” o “carico aerodinamico” ?

Spesso, nel corso della stagione, abbiamo visto i team scendere in pista con dei pacchetti vettura diversi per cercare il giusto compromesso tra deportanza (anche nota come “downforce”) e resistenza all’avanzamento (anche nota come “drag”) per quel dato circuito. Tramite le immagini sopra riportate possiamo vedere come agiscano le due forze e le differenze tra le vetture 2021 e quelle 2022 nel modo in cui generano il carico. Si nota che in entrambi i casi il carico proviene dalle ali e soprattutto dal fondo. Tuttavia, nelle prime il gap tra il carico prodotto dalle ali e quello prodotto dal fondo era minimo. Con il cambio di regolamento del 2022 il gap è aumentato dato che aumenta la capacità del fondo di produrre il carico. Con il termine deportanza si indica quella forza dovuta al flusso d’aria che investe la vettura e la spinge verso il basso facendola restare incollata al suolo. Maggiore deportanza si traduce in maggiore aderenza, e dunque, in una maggiore velocità in curva. Tuttavia, ad un aumento di deportanza corrisponde un aumento della resistenza all’avanzamento che, a sua volta, si traduce in una riduzione della velocità di punta. Di conseguenza sarà richiesta maggiore potenza alla power unit. Sulla base di questi concetti si distinguono i circuiti di alto carico e basso carico.


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Quali sono i circuiti di alto carico?

Dati Pirelli GP Ungheria- Credits: Pirelli

Con l’espressione “circuito di alto carico” si è soliti indicare quei tracciati in cui l’incidenza delle curve è maggiore di quella dei rettilinei (generalmente, elevato numero di curve e un ridotto numero di rettilinei), e dunque, in cui la deportanza della vettura è più importante della potenza del motore. Diremo, quindi, che nei circuiti di alto carico gran parte delle prestazioni di una vettura derivano dalla deportanza che produce piuttosto che dalla potenza del suo motore. Allo stesso tempo non è corretto affermare che la potenza non influenzi la prestazione. Infatti, una maggiore potenza permette di scegliere setup più carichi e di ottenere, quindi, prestazioni ottimali. Su queste piste le squadre utilizzano delle ali posteriori con angoli di incidenza maggiori per ottenere maggiore deportanza e aderenza in curva. Sono esempi di circuiti di alto carico quelli di Ungheria, Singapore, Monaco, Imola e Barcellona.


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Quali sono i circuiti di basso carico?

Dati Pirelli GP Monza- Credits: Pirelli

Con l’espressione “circuito di basso carico” o “circuito di potenza” si è soliti indicare quei tracciati in cui l’incidenza dei rettilinei è maggiore di quella delle curve (lunghi rettilinei e curve corte e lente), e quindi, in cui la potenza erogata dal motore è più importante della deportanza. Diremo, dunque, per questi tracciati che gran parte della prestazione deriva dalla potenza del motore piuttosto che alla deportanza. Il circuito di potenza per eccellenza è rappresentato dall’autodromo di Monza (75% del giro viene percorso a regime). Per il circuito italico, infatti, i team portano un pacchetto vettura che non verrà più usato nel corso della stagione. In questo caso le ali posteriori hanno angoli di incidenza minimi per ottenere maggiore velocità di punta e minore resistenza. Sono esempi di circuiti di basso carico quelli di Austria, Azerbaijan, Canada e Belgio.


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È sbagliato, tuttavia, affermare che sui circuiti di basso carico non sia richiesta deportanza. Ne sono un esempio Silverstone e Spa. In entrambi i casi, infatti, riconosciamo settori di alto carico (in cui si raggiungono anche 6G) alternarsi a settori di basso carico. Di conseguenza il setup della vettura sarà definito dal giusto compromesso tra deportanza e velocità di punta (assieme ad altri fattori come la track evolution, il grip e labrasione dell’asalto). Per concludere, vi proponiamo uno schema riassuntivo dei circuiti della stagione F1 2022 con i livelli di deportanza (dati Pirelli).

Circuiti e deportanza-Credits: F1inGenerale

Crediti articolo: Davide Allegretti

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Crediti copertina: Davide Allegretti per F1inGenerale