Gran Premio d’Italia amaro per i tifosi Ferrari, che si sono ritrovati da una prima fila tutta rossa a doversi accontentare di un secondo e di un quarto posto per le Rosse. Allo stesso tempo però una gara vivace e ricca di spunti, vediamone qualcuno. Analisi GP Italia passo gara Monza
Vettel, una vittoria a portata di cronometro.
Un vero peccato che Sebastian Vettel abbia dovuto fare una gara in rimonta perché il cronometro, che non mente mai, dice che aveva tutti i numeri per vincerla questa gara. Se consideriamo infatti i tempi di gara dal rientro della Safety Car in poi, la classifica, curiosamente, vedrebbe ancora Hamilton primo con 1h 10m e 40s di tempo, ma secondo sarebbe proprio il tedesco della Ferrari, a meno di 3 secondi! Terzo sarebbe Raikkonen a 6 secondi da Vettel. Il dato è molto significativo, in quanto Vettel nella sua rimonta ha perso inevitabilmente tempo con tutti i sorpassi e nonostante un’auto comunque danneggiata in modo significativo dopo il contatto con Hamilton al primo giro. Vediamo anche il grafico dei distacchi dal vincitore dei primi 5.
È evidente come il distacco di Vettel aumenti inevitabilmente nel primo stint di gara, ma poi si riduca in maniera significativa durante il secondo stint, effettuato con le gomme super soft. È vero che Hamilton negli ultimi giri ha sicuramente gestito la corsa, ma è anche vero che la Ferrari e in special modo Vettel aveva la possibilità di fare un passo avanti nel mondiale invece di un ulteriore passo indietro. Un gran peccato.
Bottas: quanto motore gli ha dato il muretto Mercedes per farlo rimanere davanti a Raikkonen e rovinargli la gara.
La strategia Mercedes di ritardare moltissimo il pit stop di Valtteri Bottas per farlo rimanere davanti a Raikkonen e allo stesso tempo bloccare il suo connazionale e cercare di fargli rovinare le gomme non poteva funzionare se Bottas avesse mantenuto il ritmo di gara tenuto fino a quel momento, in quanto il divario di prestazione con la Ferrari di Raikkonen sarebbe stato troppo ampio e non avrebbe avuto modo di mantenere la posizione.
L’unica carta che poteva Mercedes su un tracciato come Monza era cambiare la mappatura della Power Unit di Bottas e dargli molta potenza in;più, sacrificando probabilmente alcuni aspetti riguardanti l’affidabilità (ce ne accorgeremo nei prossimi gran premi). Ma che step ha fatto Mercedes? Abbiamo messo a confronto i tempi di Valtteri Bottas dal giro 19 fino al giro 35,;cioè dal pit stop di Kimi Raikkonen al pit stop di Bottas, scoprendo quanto emerge dal grafico seguente:
Nella prima fase, con Raikkonen ancora lontano, Bottas girava sul piede dell’1:25.3,;ma non appena la Ferrari si è avvicinata sotto i 3 secondi i tempi si sono abbassati di colpo, spostando la media di tutti quei giri a 1:24.3,;per cui ben 1 secondo al giro più veloce. In un tracciato come Monza diventa evidente che ciò sia possibile solo grazie ad una mappatura della Power Unit molto aggressiva.
Overview e indici di performance
Vediamo poi il grafico dell’andamento generale della gara
Si vede come il gruppo di testa viaggi come sempre molto lontano dalle altre squadre, mentre a Monza il midfield è apparso abbastanza compatto e livellato,;comandato dalla battaglia del trio Grosjean, Ocon e Perez. Bene le Williams che questa volta tengono un discreto passo gara con entrambe le vetture. Meno bene del solito le Sauber, a sorpresa vista la PU Ferrari molto prestazionale.
Vediamo infine gli indici di performance
Con il super secondo stint è Sebastian Vettel a ottenere gli indici migliori,;con anche un best lap praticamente in fotocopia con il giro veloce di Hamilton. Tra i due un gap di performance di circa il 15%. Il crollo finale dovuto alle incredibili condizioni della sua gomma posteriore sinistra rovina gli indici di Kimi Raikkonen,;che nonostante una lunga permanenza nella testa della corsa, si ritrova con quasi il 30% di performance in meno del compagno di scuderia.
In conclusione i numeri dicono che Ferrari era leggermente superiore a Mercedes,;ma che la sfida è estremamente livellata e che finora sono solo i singoli episodi che stanno decidendo questo mondiale.
F1 | Pagelle GP Italia: Battuta d’arresto per la Ferrari e Hamilton fugge nel mondiale